Politica - 26 marzo 2022, 18:22

Eurovision, le associazioni ambientaliste scrivono a Lo Russo: "Giù le mani dal Valentino"

Lì verrà realizzato "Eurovillage", con 2 maxischermi, un palco per gli eventi collaterali, chioschi, dehors, bancarelle, servizi. "Noi crediamo che non sia questo il modo corretto di valorizzare un parco dall'alto valore storico"

Sarà il Parco del Valentino a ospitare, dal 7 al 14 maggio prossimi, gli eventi collaterali dell'Eurovision Song Contest. In particolare, lì sorgerà il cosiddetto Eurovillage, con la previsione di 20.000 visitatori. Verranno realizzati due maxischermi, un palco per gli eventi musicali collaterali, chioschi, dehors, bancarelle, servizi. La Giunta Comunale, il 7 marzo, ha già affidato anche il Piano di Sicurezza.

Una decisione che però non va giù alle associazioni ambientaliste, che hanno deciso di scrivere una lettera al sindaco di Torino Stefano Lo Russo e alla sua giunta. "Il progetto viene presentato come 'Rinascita del Valentino'", scrive il Coordinamento dei comitati e delle associazioni ambientaliste per la tutela e la progettazione del verde, "ma noi ci permettiamo di dubitare che la rinascita del parco passi attraverso grandi manifestazioni commerciali e musicali, che occupano il parco per diversi giorni (da aggiungere poi allestimenti e disallestimenti), inibendo la corretta frequentazione di un parco di alto valore storico e ambientale. Il Valentino continua ad essere visto come un 'contenitore multiuso', convertibile di volta in volta agli usi più disparati".

"Il parco del Valentino - prosegue la missiva - è ridotto a una cartolina di Torino, senza valutare l’impatto dell’iniziativa sulle aree verdi e gli impianti arborei, con grande afflusso di folla, prevista soprattutto nelle ore notturne. Ci permettiamo di rivolgere qualche domanda: chi controllerà il rispetto del verde? Chi riparerà i danni arrecati? Chi si farà carico della pulizia e della prevenzione dell’abbandono di rifiuti? Quale sarà l’inquinamento acustico che si riverserà sul quartiere? Chi gestirà i flussi di traffico e controllerà la sosta delle auto? Come si concilia questa scelta con i valori storici di un parco oggetto di provvedimenti di tutela ministeriale e paesaggistica e come si esercita questa tutela? Eppure la Città, pur disponendo di aree attrezzate e grandi impianti sportivi dove ospitare manifestazioni di tal fatta, non ha neppure fatto un esame delle alternative, ponendo la cittadinanza di fronte al fatto compiuto: l’utilizzo del Valentino. Pensiamo che la 'rinascita del parco' passi attraverso scelte non così estemporanee e potenzialmente dannose, mentre progetti di riqualificazione e restauro del parco ristagnano da quasi un ventennio. Occorre anche una programmazione trasparente delle iniziative che si vogliono collocare nel parco, valutandone la compatibilità e coinvolgendo il Comitato di Gestione del Valentino, come previsto dal Regolamento approvato nel 2001, costituitosi finalmente nel 2019 col coinvolgimento di tutti gli Enti e i soggetti interessati, ma poi non più riattivato dalla nuova amministrazione".

redazione