Il Presidente provinciale dell'Anpi (ed ex presidente del Consiglio regionale) Nino Boeti sottolinea come "un Parlamento distratto abbiaa istituito per il 26 gennaio la Giornata della Memoria degli Alpini in ricordo della Battaglia di Nikolajewka, dove lasciando sul campo quasi quarantaquattromila morti, gli Alpini riuscirono ad uscire dalla sacca del Don. Ricordare il valore dei nostri Alpini è certamente una cosa lodevole ma legare questo riconoscimento a quella battaglia è un errore".
"I nostri Alpini erano lì come esercito aggressore; un esercito mal equipaggiato, poco e male armato, inviato nel freddo del Don da un dittatore assassino che aveva il nome di Mussolini. Combattevano accanto ai nazisti, un esercito che rappresentava la furia criminale di Adolf Hitler. Non può diventare una Giornata Nazionale un momento che ricorda una guerra di aggressione. Peraltro una giornata istituita il giorno prima del 27 gennaio, giorno di apertura dei cancelli di Auschwitz, un campo di sterminio determinato dalla follia antisemita di Mussolini, ricordiamo le leggi razziali del 1938, e di Hitler responsabile del pozzo più nero e profondo dell’umanità: l’Olocausto", prosegue Boeti.
"Amiamo le nostre truppe alpine, amiamo l’ANA e il suo impegno civile nei nostri Comuni. Se vogliamo onorare gli Alpini e siamo d’accordo su questo, si scelga come giornata il 15 ottobre quando, nel 1872, gli Alpini furono fondati. Chiediamo al Parlamento Italiano di modificare la data di questa Legge che sicuramente porterebbe con sé ogni anno polemiche e discussioni che i nostri Alpini non meritano", conclude Boeti.