Attualità - 15 aprile 2022, 10:40

La strada per il carcere è senza marciapiede, il Comune alza le mani: “Non possiamo fare nulla”

La proprietà è del Demanio, ma la Città non può farsene carico: “Metterla a posto costerebbe 270 mila euro: per l’intera manutenzione straordinaria della Circoscrizione 5 si spendono 350 mila euro”

Strada per il carcere senza marciapiede, il Comune alza le mani: “Non possiamo fare nulla”

Un carcere senza marciapiede e destinato a rimanere tale. Non verrà realizzato il marciapiede di via Aglietta che porta al carcere Lorusso e Cutugno di Torino, nel quartiere Vallette.

Persone costrette a camminare in mezzo alla strada

Di fatto, a oggi, le tante persone che si recano presso la casa circondariale per fare visita ai detenuti o per lavoro a piedi sono costrette a transitare sui prati limitrofi o a camminare in mezzo alla strada. L’unica parte di marciapiede presente si trova infatti vicino alla fermata della linea 29. E’ per questo che la consigliera del Pd Amalia Santiangeli ha presentato un ordine del giorno per chiedere al Comune di Torino di avviare un’interlocuzione con il Demanio, proprietario dell’area, affinché la metta in sicurezza. 

Sistemarla costerebbe troppo

Impossibile che il Comune entri in possesso dell’area. Il motivo? Meramente economico. Per sistemare solo il marciapiede, bisognerebbe infatti spendere 60 mila euro, mentre servirebbero 270 mila euro per rifare anche la strada. Una cifra troppo esosa, se si pensa che l’intera cifra stanziata per la manutenzione straordinaria di tutta la Circoscrizione 5 ammonta a 350.000 euro. 

Ecco perché, la strada per il carcere di Torino è destinata a rimanere ancora senza marciapiede. 

Santiangeli: "Trovare un accordo con il Demanio"

Il carcere ha una dignità enorme e le persone che lo frequentano, che siano professionisti o famigliari, meritano comunque un’attenzione diversa. Capisco la questione economica, sia per la Città che per la Circoscrizione, ma abbiamo il dovere di smuovere le acque quantomeno parlando con il Demanio” spiega Santiangeli.