“Merito, diversità e giustizia sociale”: è questo il titolo scelto per il Festival Internazionale dell'Economia di Torino, in programma da martedì 31 maggio a sabato 4 giugno in diverse location della città. La rassegna, organizzata da Editori Laterza e TOLC Torino Local Committee con la partnership istituzionale della Commissione Europea, ospiterà ben 5 Premi Nobel (David Card, Michael Spence, Jean Tirol, Esther Duflo e Christopher Pissarides) e 7 ministri (Roberto Cingolani, Mara Carfagna, Enrico Giovannini, Vittorio Colao, Patrizio Bianchi, Renato Brunetta, Elena Bonetti).
Le personalità presenti: da Liliana Segre a Roberto Saviano
Tra i partecipanti, inoltre, non vanno dimenticate personalità del mondo economico, politico, culturale e sportivo come Giuliano Amato, Carlo Cottarelli, Luigi Zingales, Liliana Segre, Alessandro Barbero, Gherardo Colombo, Roberto Saviano, Ilvo Diamanti, Nando Pagnoncelli, Federico Rampini, Chiara Saraceno, Paolo Gentiloni, Massimo Giannini, Josefa Idem, Borja Valero, Carlo Petrini, Ferruccio De Bortoli, Elsa Fornero, don Luigi Ciotti e Gustavo Zagrebelsky. Il programma completo è disponibile sul sito www.festivalinternazionaledelleconomia.com.
Disuguaglianze e discriminazioni al centro del dibattito
Il Festival prevede l'utilizzo di diverse tipologie di format, tra cui le “lezioni pubbliche”, i dialoghi, i forum e gli incontri con l'autore, con un calendario di oltre 90 appuntamenti: “La pandemia - spiega il direttore scientifico Tito Boeri – e la guerra non hanno fatto altro che aggravare la situazione economica, incrementando lo svantaggio sociale. Per questo, nel programma abbiamo scelto di discutere di tematiche legate alle disuguaglianze analizzando in particolar modo le discriminazioni di genere, razziali, etniche e verso la disabilità e la comunità LGBTQ. Non mancheranno, inoltre, focus sull'Ucraina, sulla dipendenza energetica e sul Pnrr”.
A questo si aggiungerà un programma di circa 50 eventi “partecipati” con la collaborazione di Università, Politecnico, enti di ricerca e organizzazioni dell'associazionismo: “Torino - dichiara l'editor di Laterza Lia Di Trapani – ha un patrimonio culturale e accademico straordinario per pluralità e ricchezza, oltre a rappresentare un pezzo di storia economica e sociale dell'Italia. Il nostro obiettivo era quello di creare un Festival che non fosse solo per gli addetti ai lavori ma che potesse mettersi in ascolto e in dialogo con il territorio”.
Il sostegno delle istituzioni
Le istituzioni non hanno fatto mancare il proprio sostegno all'iniziativa: “Il merito - commenta l'assessore regionale al bilancio Andrea Tronzano – è giustizia sociale, per questo occorre elevare chi ha capacità superiori in modo da trainare la società: per dare un futuro ai giovani non bisogna avere paura ma serve anche una politica industriale; nei prossimi mesi saremo corroborati da risorse mai viste”. “Il Festival - aggiunge l'assessora alla cultura della Città di Torino Rosanna Purchia – è uno stimolo per la città: noi saremo presenti con la Fondazione per la Cultura pensando a quei giovani che tanto hanno da insegnarci”.