Attualità - 04 maggio 2022, 15:52

Riccardo Dalisi, il Maestro del Rione Traiano di Napoli e della caffettiera Alessi in mostra al Circolo del Design

Fino al 30 settembre documenti, disegni, schizzi che raccontano un’esperienza di architettura, comunità e inclusione sociale

Colmare il bisogno di comunità che c’è all’interno della società. È uno dei principali obiettivi che il Circolo del Design si pone si dalla sua nascita. In quest’ottica apre la mostra dedicata alla figura di Riccardo Dalisi e in particolare al suo lavoro di riqualifica del Rione Traiano a Napoli tra il 1971 e il 1974.  

Curata da Luca Beatrice e allestita negli spazi di via San Francesco da Paola 17 fino al 30 settembre, l’esposizione è la prima che celebra l’architetto e designer partenopeo dopo la sua recente scomparsa il 9 aprirle 2022.

“È stata una riscoperta questa mostra. La caratteristica di Riccardo era di essere al di là delle ideologie, del pre pensato - ricorda Anna Maria Dalisi, moglie di Riccardo -. Esperienza del Traiano nata perché un amico di Riccardo volle fondare un gruppo scout non nel quartiere bene ma con ragazzini che avessero davvero bisogno di aiuto. Chiede proprio a lui di progettare un asilo, lui portò i propri studenti nel Rione, che allora era in costruzione, e coinvolse tutti i bambini nella realizzazione. Per lui lo sviluppo passava dalla produzione. Sembra strano una mostra a Torino, ma di legami ce ne sono, pensiamo solo alla caffettiera Alessi”. 

Il percorso si concentra su quattro anni di lavoro che contribuirono alla crescita della ricerca basata sull’incontro tra desing, pedagogia arte e artigianato 

Dalisi infatti quando fu incaricato del recupero del Rione nel 1969, incoraggiò a realizzare alcuni degli arredi artigiani locali ma anche gli stessi ragazzi di strada che quel quartiere lo vivevano. 

Il concetto di base della mostra rimanda al progetto partito subito dopo la pandemia, lo Zeta Lab, realizzato dal Circolo del Design in collaborazione con l’Università di Torino e dedicato ai bambini. 

“Porta avanti nella sua fase di ricerca un modello di didattica non formale - spiega la direttrice Sara Fortunato - con laboratori e progetti, fondendo i metodi del design con la psicologia. Al momento fanno parte dell’iniziativa cinque classi elementari, di terza e quarta, ma stiamo lavorando per amplificarlo. Con Zeta Lab i bambini sono anche stati osservati in modo da capire gli effetti in termini di accrescimento delle competenze socio-emotive. Abbiamo poi intervistato famiglie, bambini e psicologi su questo effetto pandemico, ottenendo dei risultati che forse ancora mancavano”.

In mostra 

Il primo ambiente si compone di alcune immagini con cui ci si può immergere nell’ambiente del Rione Traiano, ma anche testimonianze e documenti che raccontano la vita di Dalisi. 

Nella seconda sala, le opere che furono frutto di quell’esperienza conservati al Madre e all’Archivio Riccardo Dalisi: ricami, disegni, schizzi, modèllini aerei, troni di carta pesta e po la famosa caffettiera realizzata per Alessi che lo rese celebre e gli permise di vincere il Compasso d’Oro. 

Desing together now 

L’inaugurazione della mostra è stata l’occasione anche per presentare il programma culturale “Design Together now”. 

Workshop, mostre e talk che proseguiranno fino al 25 ottobre sul fil rouge del nuovo ed emergente bisogno di comunità. 

Per info: www.circolodeldesign.it