Eventi - 06 maggio 2022, 18:38

"Il grande vuoto": la mostra del Mao che inaugura anche il rinnovato piano accoglienza

Uno spazio collettivo con una sala polifunzionale, presto il nuovo atrio e la biglietteria. L'esposizione aperta fino al 4 settembre è la prima sotto la curatela del neo direttore Davide Quadrio

Prima mostra del 2022 e prima mostra curata dal neo direttore Davide Quadrio al Museo di Arte Orientale. "Il Grande Vuoto" apre oggi e fino al 4 settembre si prepara a stupire il pubblico con un allestimento e dei contenuti molto ambiziosi. 

 

"E' un segno chiaro di come vorrei lavorare nel museo" spiega Quadrio. La sua idea è di avere un museo come una piattaforma con tanti aspetti diversi e di creare una serie di occasioni di comprensione delle collezioni. "Capire come possiamo espandere il senso della conoscenza del mondo asiatico". 

 

Con questa mostra, il Mao presenta il piano terreno nella sua nuova veste: un piano circolare, con stanze che comunicano tra loro e terminano con la rinnovata sala conferenze, in cui ci si potrà sedere e guardare proiezioni: una vera e propria sala polifunzionale aperta. "Nei prossimi mesi cambieremo anche l'atrio, si sposterà la biglietteria per renderlo uno spazio adatto ai visitatori". 

In mostra

Una mostra curata da Quadrio da un'idea di Claudia Ramasso è fatta letteralmente di spazio, tempo, luce e suono. Un'esperienza multisensoriale che porterà il visitatore alla scoperta della collezione buddhista del Mao. Dopo un lungo corridoio di "vuoto", immerso nel buio e nel musiche create dal compositore Vittorio Montalti, si potranno ammirare due oggetti di grande valore: una pagoda utilizzato per custodire una reliquia del Buddha della Cina settentrionale risalente al X-XII secolo, un'urna mai esposta prima appena restaurata in foglia di argento magico; un grembiule rituale fatto di osso umano del Tibet risalente al XVII-XVIII secolo usato durante le cerimonie per identificarsi con le divinità. 

Fulcro di tutta la mostra la thangka tibetana risalente al 1400 che ritrae Maitreya, il Buddha del Futuro raffigurato in splendide vesti e seduto sul trono dei leoni.  

Infine si arriva a una galleria di centinaia di fotografie di piccolo e grande formato raccolta dall’inizio degli anni 2000 raffiguranti di Buddha vivent. Scatti risalenti al 1850 fino all'inizio degli anni ‘80.

 

Nei prossimi tre mesi artisti e musicisti completeranno dal punto di vista rituale la mostra: dalla creazione di mandala alla proiezione di film e cinque interventi musicali. 

 

Per info: www.maotorino.it