Cultura e spettacoli - 13 maggio 2022, 18:52

Eurovision: dai camerini al palco, uno sguardo dentro il Pala Isozaki

2.500 persone a lavoro, 40 cambi di scenografie e 500 giornalisti da tutto il mondo. Un tour attraverso il dietro le quinte dello spettacolo non sportivo più complesso del mondo

Dove si cambiano gli artisti? Dove si truccano? Cosa c’è dietro lo show?

La blindatissima location dell’Eurovision dietro le quinte è un via vai di addetti alla sicurezza, membri dello staff e delle delegazioni, cantanti, ma anche parrucchieri, tecnici, truccatori. Un micro universo fatto di oltre 2.500 persone che lavorano senza sosta da due settimane per rendere possibile lo show cui stiamo assistendo in questi giorni. 

Perché l’Eurovision è competizione certo, ma è soprattuto spettacolo, animazione, aggregazione tra Paesi. Entrando nella “Delegazioni Bubble” dove gli artisti vengo accolti dagli addetti al transfer e da Piemonte Turismo con tutte le informazioni sulla città. Si prosegue in un lungo corridoio di camerini, che ruotano a seconda delle esibizioni in corso. Adesso sono allestiti quelli dei 25 paesi finalisti. 

Da li si passa nella vip lounge dove tutti possono prendersi un momento di relax, bere e mangiare qualcosa. Per poi passare all’area “trucco e parrucco”: da un lato il salone dei parrucchieri sponsorizzato Moroccanoil, con tanto di specchio dotati di tecnologia per controllare come sarà l’effetto una volta sul palco, e dall’altra la zona trucco, gestita interamente da Rai. E’ la zona in cui si sente di più la tensione prima delle esibizioni: si vedono artisti che cantano, ballano, fanno le ultime prove e gli ultimi ritocchi prima di andare in scena. 

Da qui infatti, un piccolo passaggio esterno permette di arrivare sugli spalti che danno sul palco del Pala Isozaki, dove oggi si stanno svolgendo le prove generali con i conduttori Mika, Alessandro Cattelan e Laura Pausini. 

La scenografia, curata da Francesca Montanaro e da Duccio Forzano in passato già curatori degli allestimenti del Festival di Sanremo, riprende in tutto e per tutto il tema dell’Eurovision ovvero “The sound of beauty”, il suono della bellezza, che si rifà al concetto della bellezza e dello stile italiano. Al centro del palco ci sono le 25 postazioni per le delegazioni dei cantanti (20 dei paesi finalisti e 5 dei Big Five), realizzate con 1.700 piante vere, secondo un allestimento all’italiana e al concetto di cimatica, lo studio delle onde sonore che si rifà sempre al suono della bellezza. 40 le scenografie che si sono alternate sul palco grazie all’impegno quasi trenta addetti, incaricati in trenta secondi di cambiarle a seconda dell’artista pronto a esibirsi. 

“E’ il contest più complesso al mondo, ma per noi è una grande occasione di ripartenza come le Olimpiadi 2006” spiega Alberto Allegranza, social product manager Rai all’Eurovision. 

Collegata esternamente l’area stampa dove lavorano 500 giornalisti da tutto il mondo e dove si tengono le conferenze stampa prima e dopo le esibizioni. “C’è un bel clima che ha coinvolto davvero tutta la città” raccontano i tecnici delle telecamere della sala conferenze. “Abbiamo visto tanta attenzione ma anche tanta partecipazione”. 

Ora non resta che aspettare la finale di domani sera per vedere il risultato di questo complesso e minuzioso lavoro.