Al carcere Lorusso e Cutugno di Torino aumentano i giovani detenuti: i ragazzi tra i 19 ed i 24 anni sono ben il 13% del totale. L'accusa principale che li ha portati dietro le sbarre è quella di spaccio. La pandemia però ha cambiato il consumo di droghe: il lockdown ha portato ad un aumento esponenziale di dipendenza dagli psicofarmaci. E la situazione è critica per la questione delle baby gang anche al minorile Ferrante Aporti, che "diventa un contenitore di rabbia".
Carcere sovraffolato
A lanciare l'allarme la Garante dei Detenuti Monica Cristina Gallo, durante la presentazione della relazione annuale della sua attività. Ma non è l'unico problema dell'istituto circondariale delle Vallette, salito agli onori della cronaca negli scorsi mesi per maltrattamenti. "La struttura - ha spiegato - non gode ancora di buona salute. Il tasso di sovraffollamento è alto: ci sono tra i 1.350-1.380 carcerati, contro una capienza da 1.060 persone".
"Giovani detenuti con rabbia e frustrazione
E la crescita di giovani detenuti alle Vallette, per la garante, è un fenomeno "preoccupante, frutto di una rabbia sociale". Situazione analoga al Ferrante Aporti, dove sono rinchiusi in maggioranza giovani stranieri di seconda generazione "con un grande senso di frustrazione per non essere riusciti ad integrarsi".
Daspo nel centro per le baby gang
La Questura negli scorsi giorni ha emanato un Daspo, nei confronti di 35 giovani, che vieta l'accesso al centro di Torino a chi è stato fermato dopo aver rubato felpe firmate, smartphone e portafogli. Un provvedimento non giudicato positivamente da Monica Cristina Gallo, che sottolinea come "l'esclusione, verso chiunque essa sia, non fa che incrementare rabbia e umiliazione".