Politica - 19 maggio 2022, 19:05

Sala Rossa "virtuale" per chi è in maternità o con i figli neonati: il Consiglio comunale verso lo "streaming"

La proposta della capogruppo di SE Ravinale, insieme alla collega del Pd Cioria

Consiglio comunale online per chi è in maternità e i neogenitori: la Sala Rossa verso il sì

Diana ha poco più di sette mesi. E praticamente dal 15 ottobre scorso, giorno della sua nascita, frequenta quasi quotidianamente il Consiglio Comunale. Sua madre è infatti Alice Ravinale, capogruppo di Sinistra Ecologista in Sala Rossa. Che in questi mesi ha partecipato alle commissioni consiliari con la figlia, allattandola o facendola dormire sotto lo sguardo vigile dei ritratti dei sindaci in Sala dell'Orologio. Questo nonostante il Covid ed il rischio di contagio. 

Collegamento via streaming per chi è incinta e i neogenitori

L'attuale regolamento comunale ha  consentito fino al 31 marzo, ultimo giorno dello stato di emergenza, di prendere parte ai lavori di Palazzo Civico via web solo a chi era positivo. Un diritto che una delibera di Ravinale e della collega del Pd Ludovica Cioria, su cui si discute da gennaio, vuole estendere anche a chi è in maternità. La proposta è quella di consentire alla donne che allattano o sono incinta, così come ai neopadri, di partecipare ai Consigli Comunali e alle Commissione Consiliari in streaming. "Per noi di SE - spiega Ravinale - i genitori devono essere parificati nei diritti e doveri di cura dei figli". 

Sganga (M5S): "Riforma di buon senso" 

Un'iniziativa che trova l'appoggio di buona parte della Sala Rossa. "Una riforma di buon senso e giusta" la definisce la consigliera del M5S Valentina Sganga, che però chiarisce come "all'interno della maggioranza da giorni si sprecano i distinguo e le contrarietà, tanto da far slittare questa modifica". L'atto avrebbe dovuto passare lunedì in Consiglio Comunale, ma così non è stato. "Voglio augurarmi - aggiunge l'esponente pentastellata - che su queste tematiche non ci siano più passi indietro e prese di posizione infelici".

A chiedere di posticipare la discussione i Moderati perché, come spiega la consigliera Ivana Garione, la "modifica  deve essere valida per il presente ed futuro, per rendere questo atto più solido".

"Noi - continua - siamo per la famiglia. Vogliamo estendere i diritti a tutti: abbiamo visto che la delibera non fa cenno alle famiglie affidatarie, ma solo adottive".

Conticelli (Pd): "Pari opportunità alle donne per partecipazione alla vita politica"

Sostegno pieno alla proposta dal Pd, che per voce della capogruppo Nadia Conticelli chiarisce: "Con questa modifica vedremo fissare un principio di ruolo sociale e tutela della maternità, così come dei percorsi di autodeterminazione delle donne".

"Fare politica per un uomo non vuole dire rinunciare alla paternità: con questo provvedimento si riconosce pari opportunità alle donne per la partecipazione politica" conclude l'esponente dem.

Ok alla proposta anche da Torino Domani

Si alla proposta anche dalla capogruppo della civica Torino Domani Tiziana Ciampolini, che spiega: "Stiamo lavorando per far uscire le donne dal doppio ruolo pubblico-privato, produttivo e riproduttivo, tutelandole in tutte le fasi della vita. Dalla maternità alla cura dei genitori anziani, tutti i carichi vanno condivisi con il resto dei membri famigliari".

"Stiamo cercando vie per utilizzare al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali per chi sta vivendo l’esperienza della maternità, senza sottrarre loro il tempo e lo spazio della cura dovuta ai figli nei primi mesi di vita" conclude Ciampolini.

Per Torino: "Ampliare a chi è malato o ha subito operazione" 

La lista civica Per Torino, per mano del capogruppo Silvio Viale ha presentato degli emendamenti "che estendono la possibilità" della partecipazione via web a chi è in "gravidanza a rischio", così come a chi è affetto da una grave patologia, ha subito un intervento chirurgico o necessita di assistenza medica continua. Favorevole anche la collega Elena Apollonio che chiede però di "immaginare sin da subito un'estensione più ampia al concetto di genitorialità, lavorando per includere nel provvedimento categorie che rischiano di essere escluse".

Crosetto (FdI): "Si al provvedimento che va a sostegno della famiglia"

"Pieno ed incondizionato appoggio" alla proposta che "va a sostegno della famiglia" da Fratelli d'Italia. "Siamo sinceramente stupiti - aggiunge il capogruppo Giovanni Crosetto - di sentir parlare alcuni Consiglieri di leggi ad personam, di privilegi e di congedo di maternità, che a differenza di questa proposta non prevede la prestazione lavorativa". 

Forza Italia e Torino Bellissima non partecipano al voto

Forza Italia e Torino Bellissima hanno invece deciso di non partecipare al voto perché il "documento fornisce una risposta parziale" e "ad personam". La proposta, come spiegano Domenico Garcea e Giuseppe Iannò, terrebbe conto solo della maternità e non di "casistiche quali la disabilità. E malattie invalidanti previste dalla legge 104 e". L'esponente azzurro chiede poi che sull'atto si pronunci il Segretario comunale Rosa Iovinella.

I consiglieri comunali, quando prendono parte alle sedute e commissioni, percepiscono un gettone di presenza. Il rischio, per Garcea e Iannò, è che ci siano "eventuali conseguenze di carattere erariale".