Attualità | 22 maggio 2022, 16:50

Torino riscopre Macario a 120 anni dalla nascita: “Personaggio di grande attualità lasciato troppo presto nell'oblio”

Presentato al Salone del Libro il calendario di iniziative organizzate dal Consiglio Regionale per celebrare l'attore e comico, figura centrale della cultura piemontese e non solo

120 anni macario al salone del libro

Torino riscopre Macario a 120 anni dalla nascita

Attore e comico di teatro, cinema e televisione, insieme a Totò uno dei pochi ad essere riconosciuto nell'immaginario popolare come vera e propria “maschera”: a 120 anni dalla nascita, Torino riscopre Erminio Macario, figura fondamentale della cultura piemontese e non solo. Per celebrare la ricorrenza, il Consiglio Regionale del Piemonte ha organizzato una serie di iniziative (presentate oggi al Salone Internazionale del Libro) in programma fino a fine anno con la partecipazione di chi l'ha conosciuto e ha lavorato con lui.

Gli eventi per i 120 anni di Macario

Il calendario di eventi inizierà venerdì 27 maggio, giorno della sua nascita, con la deposizione di un mazzo di fiori fuori dalla casa natale di via Botero 1 a Torino, per poi proseguire venerdì 27 giugno (ore 20.45) con una serata-omaggio al Teatro Gobetti alla quale prenderanno parte la storica “spalla” Franco Barbero, il regista e autore Giulio Graglia, l'attrice Margherita Fumero, l'attore e doppiatore Danilo Bruni e il cantautore, musicista e compositore Valerio Liboni; annunciata, in attesa di conferme definitive, la probabile presenza di Arturo Brachetti.

Ma non finisce qui, perché sono in fase di definizione entro la fine dell'anno anche una mostra a Palazzo Lascaris e uno spettacolo al Teatro Carignano con gli sketch che hanno reso immortale la “maschera” Macario: “La sua figura - ha sottolineato il presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia – deve essere rivalutata e conosciuta dal pubblico piemontese del presente e del futuro: purtroppo è entrata troppo presto nell'oblio, ma abbiamo la volontà di farla riscoprire perché rappresenta un pezzo fondamentale del dialetto, della cultura e della storia del Piemonte”.

In occasione del 120° anniversario, infine, verrà restaurato in collaborazione con il Museo del Cinema un film del '57 di Mario Soldati che vede tra gli attori lo stesso Macario (ritrovato in unica copia da un collezionista, ndr) e verrà pubblicata “Il vabagabondo del teatro sono io”, canzone inedita scritta dallo stesso Liboni.

Il ricordo degli amici

Al Salone del Libro, alcuni dei protagonisti della serata di celebrazione – tra cui Graglia, Bruni, Fumero e Liboni - hanno ripercorso la storia di Macario attraverso aneddoti e filmati storici dei suoi sketch estrapolati dagli spettacoli teatrali “di rivista” o dai tanti spettacoli televisivi come “Milleluci”: “Macario – ha commentato Graglia – ha trasformato il teatro dialettale in linguaggio universale rendendolo accessibile anche ai tanti immigrati che non parlavano il piemontese: questo lo rende un personaggio di grandissima attualità e per i giovani sarà molto importante riscoprirlo”.

Marco Berton

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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