L’aumento dei costi edili si ripercuote sulle gare per le Città della Salute di Torino e Novara. Nel corso dell’informativa in quarta Commissione sullo stato di avanzamento dei lavori per realizzare le due strutture, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi ha spiegato che si sta lavorando con Anac per trovare un meccanismo che consenta di rivedere i prezzi, evitando che le gare vadano deserte. La Regione ha predisposto un emendamento per chiedere l’estensione delle procedure di revisione dei prezzi anche per le gare in corso prima del 27 gennaio e, in attesa che venga recepito, l’Azienda Città della Salute di Torino ha prorogato di tre mesi i termini per le ditte che entro fine maggio avrebbero dovuto presentare il progetto definitivo, in modo che i lavori possano comunque essere affidati entro fine anno, come da cronoprogramma.
"Sempre per la Città della Salute di Torino – ha aggiunto l’assessore – dal settembre scorso procedono i lavori di bonifica del lotto 1, su cui sorgerà l’Ospedale. Se non ci saranno intoppi, tale operazione si concluderà entro la fine dell’estate".
Rispetto al progetto originario della Giunta precedente, è stato previsto che il Regina Margherita non entri a far parte del Parco della Salute di Torino e che i 100 posti previsti per l’area pediatrica vengano destinati all’area ostetrico-ginecologica senza aumento di costi e senza variare la gara in corso.
"Un discorso a parte – ha sottolineato Icardi – va fatto sul taglio dei 641 posti operato a suo tempo dalla precedente Amministrazione e che oggi impone una riflessione sull’offerta di cura complessiva, tenendo conto della necessità di assicurare a Torino e ai suoi cittadini un adeguato numero di posti letto per le patologie ad alta intensità che richiedono ospedalizzazione. Scenari che sono al vaglio della Cabina di regia, anche alla luce delle incognite rappresentate dal costo finale della bonifica e del manufatto, ad affidamento avvenuto".