Politica - 31 maggio 2022, 20:08

Rsa, costituito in Piemonte il tavolo per l'applicazione del protocollo d'intesa

Sarno (Pd) denuncia: "Nessun sostegno alle strutture a fronte del boom del costo dell'energia e nessun aumento dei posti letto convenzionati"

Rsa, costituito in Piemonte il tavolo per l'applicazione del protocollo d'intesa

Alla presenza degli assessori regionali alla Sanità Luigi Icardi e al Welfare Chiara Caucino, questa mattina nella sede dell’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte è stato costituito il tavolo tecnico paritetico per l’applicazione del protocollo d’intesa sulla gestione post-emergenza delle Rsa siglato il 10 maggio scorso tra la Regione e i gestori dei presidi delle Rsa piemontesi.

Nell’incontro, al quale sono state invitate ed erano presenti tutte le organizzazioni del settore, è stata registrata l’adesione all’accordo anche da parte dell’Associazione coordinamento ospedalità privata (Acop), assente il giorno della firma. La prima convocazione del Tavolo paritetico è stata programmata già per lunedì 6 giugno, con al primo punto all’ordine del giorno l’adeguamento delle tariffe all’indice di inflazione.

Tra gli altri punti qualificanti dell’accordo, la possibilità di ricollocare presso la rete dei presidi socio-sanitari accreditati con la Regione Piemonte il personale sanitario assunto per la pandemia non stabilizzabile nel Servizio sanitario pubblico, la semplificazione e maggiore appropriatezza delle procedure di accesso alle strutture dopo la valutazione geriatrica e l’adeguamento delle modalità di riapertura dei presidi alle mutate condizioni pandemiche.

Ho presentato oggi in Aula un’interrogazione per chiedere che vengano aumentati i finanziamenti sanitari a RSA e Case di Riposo, in risposta in particolare agli aumenti dei costi dell’energia che gravano sugli erogatori dei servizi, affinché tali aumenti non ricadano sugli assistiti e le loro famiglie, già colpiti dalle crisi economiche dovute alla pandemia e alla guerra in corso”, dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

La situazione delle strutture piemontesi - prosegue Sarno - è già di per sé problematica: solo l’81% del totale dei circa 30.000 posti letto presenti nelle RSA è impiegato, a fronte di una sostenibilità finanziaria garantita con un’occupazione minima del 95%. I 265 milioni stanziati annualmente sono insufficienti per far fronte a tutte le esigenze delle ASL, senza contare che dal 2017 al 2020 i fondi effettivamente impiegati sono sempre stati inferiori al totale, arrivando a soli 238 milioni nel 2020”.

"La Regione deve farsi carico di queste situazioni affinché non si lascino sole né i gestori delle strutture, né le famiglie in difficoltà, prevedendo un aumento dei finanziamenti sanitari non solo per sopperire ai maggiori oneri finanziari, ma anche per garantire un numero maggiore di posti letto convenzionati a sostegno dei bisognosi. A seguito della risposta fornita dalla giunta regionale, ci spiace constatare che il grido d’aiuto è rimasto del tutto inascoltato”, ha concluso Sarno.

comunicato stampa