Attualità - 01 giugno 2022, 07:00

Non solo Fast & Furious: Torino si sfida all'asta per le auto d'epoca e le microcar più strane

Il 10 giugno cento lotti rarissimi proposti da Bolaffi: dalla Porsche in un colore mai visto fino alla classica Ferrari 360 Modena

Ecco alcune delle auto più particolari messe all'asta da Bolaffi

Classiche, eleganti, sinuose. Oppure strambe, uniche e curiose nelle linee e nella concezione. Sono tante le vetture che hanno scritto pagine (piccole o grandi) della storia dell'auto. Passione e sogno dei collezionisti, alcune di loro saranno messe all'asta da Bolaffi il prossimo 10 giugno.

In tutto si tratta di cento lotti, che coprono un arco di tempo che va dagli anni Trenta ai Duemila e che contengono antiche "signore" e impertinenti microcar. L'appuntamento è presso Toolbox (via Egeo 18), oppure via internet, sul sito della casa d’aste.

Imperdibili sono le vetture come la mitica Porsche 911 2.2 S coupè del 1971, in tinta "Albert Blau", colore raro e di certo non convenzionale soprattutto in Italia. Per lei, si stima un prezzo che oscilla tra i 120mila e i 140mila euro. Oppure la Ferrari 360 Modena, modello che ha rappresentato uno dei maggiori successi commerciali di Maranello (7mila-95mila euro).

Tra le rarità, anche la Bmw Motorsport M5, una delle prime M5 prodotte, auto ufficiale della BMW Italia e oggetto di culto per gli appassionati del marchio Bmw (lotto 75, stima 50.000-70.000 euro) e la Fiat 131 Racing Volumetrico Abarth nella versione tre porte, di cui furono prodotte solo una trentina di esemplari (lotto 58, stima 32.000-37.000 euro).

Tra i lotti più attesi ci sono poi le microcar, rare ed esclusive: come l’auto giocattolo Piero Patria Lucciola del 1948-49, in perfette condizioni di originalità (lotto 94, stima 10.000-15.000 euro), due Alca Volpe, tra cui una rara Mille Miglia (lotto 96, stima 30.000-40.000 euro), e persino una Microbo 125 del 1954 prodotta in soli tre esemplari dall’Istituto scientifico sperimentale industriale di Milano, esemplare sviluppato dai fratelli Ducati, ma mai commercializzato (lotto 101, proposto in trattiva privata).

Tra le vetture dalle illustri provenienze si segnala l’iconica Ford Thunderbird appartenuta alla famiglia Innocenti, nella rara configurazione per il mercato italiano: automobile unica per caratteristiche e storia, inoltre eleggibile alla Mille Miglia e ai maggiori eventi del motorismo classico, come la Targa Florio, la Vernasca Silver Flag e il Goodwood revival (lotto 80, stima 35.000-55.000 euro).

C’è poi Rover P5 3.5 Litre Coupè acquistata nuova nel 1969 da Marcello Mastroianni – il cui nome come primo intestatario è riportato sul libretto – e successivamente passata di proprietà alla famiglia di Giovanna Cau, sua amica e manager, famosa avvocatessa del cinema italiano negli anni 60 e 70. Mettersi al volante di questa vettura, dall’eleganza inconfondibile e la raffinatezza tecnologica, è come fare un viaggio indietro nel tempo, nell’epoca d’oro del cinema italiano (lotto 53, stima 25.000-35.000 euro).

Da segnalare inoltre la Fiat Campagnola che fu di proprietà della Rai di Torino (lotto 70, stima 25.000-30.000 euro), e alcune vetture “barn find” offerte senza riserva, come il pulmino Volkswagen T1 in versione “autonegozio” (lotto 98, stima 5.000-15.000 euro). 

In catalogo anche una Panda 4x4 d’epoca, restaurata grazie all’associazione Torino Heritage dagli studenti del corso “Operatore alla riparazione degli autoveicoli-riparazioni di carrozzeria” del Centro di Formazione Professionale Rebaudengo di Torino (lotto 69). I proventi della vendita saranno devoluti alle Missioni Don Bosco, e nello specifico al “Centre Notre Dame” di Clairvaux, opera salesiana del Madagascar a 15 chilometri dalla capitale Tananarive. Questo restauro presenta una particolarità, che sarà svelata solo il giorno dell’asta: gli studenti hanno realizzato più progetti di personalizzazione degli interni e li hanno sottoposti a Giorgetto Giugiaro. Il celebre designer ha fornito consigli e valutazioni, e selezionato poi il proprio bozzetto preferito, utilizzato poi come riferimento per completare la confezione dell’abitacolo.