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Attualità | 02 giugno 2022, 19:10

“Italia, dimmi di sì”: a Torino il flash mob per chiedere la riforma della legge sulla cittadinanza [FOTO e VIDEO]

“In occasione della festa della Repubblica scegliamo di essere ancora dalla parte giusta della storia” affermano i manifestanti. Con loro l’assessora al Coordinamento delle Politiche per la multiculturalità, Gianna Pentenero

“Italia, dimmi di sì”: a Torino il flash mob per chiedere la riforma della legge sulla cittadinanza [FOTO e VIDEO]

"Oggi è la festa della Repubblica, è anche la nostra festa”. Lo urlano a gran voce, ma con il sorriso sulle labbra gli appartenenti alla rete per la riforma della cittadinanza, scesi in piazza sotto Palazzo Civico per chiedere alle istituzioni un cambio di passo nell’ approvazione della riforma dell’attuale legge sulla cittadinanza italiana.




Con loro, presente l’assessora al Coordinamento delle Politiche per la multiculturalità Gianna Pentenero: “Questi uomini e donne, con una spilla e una maglia riportante lo slogan “Dalla parte giusta della storia”, ci testimoniano la loro presenza nella nostra città”. “Io credo che non ci sia una democrazia senza integrazione: oggi sempre di più la città di Torino è multiculturale, multietnica. E’ una ricchezza per il nostro futuro e il nostro presente” afferma Pentenero.

Tra i manifestanti Farius Ahmed Jama, dell’associazione donne Sub Sahariane seconda generazione: “Siamo qui per sostenere la nostra proposta di legge. E’ indispensabile che ci sia una norma a stabilire che siamo italiani. Italiani si nasce, i nostri figli lo sono. Ci dispiace dover manifestare per fare capire al paese che ci siamo”. “Oggi - prosegue la donna - è anche la nostra festa, anche se non siamo riconosciuti: viviamo qui, andiamo a scuola, paghiamo le tasse. E’ normale festeggiare, ovvio”.

Farius Ahmed Jama rivela poi un paradosso sul tema cittadinanza: “In Sudamerica abbiamo 25.000 persone mai venute in Italia, ma italiane per discendenza: non parlano italiano, non conoscono la cultura. E’ un paradosso”. “Non si può più esitare: da quando agli italiani fu chiesto di votare, la composizione di questo Paese è profondamente mutata e oggi sono tagliate fuori dai processi democratici più di un milione di persone senza cittadinanza. La calendarizzazione alla camera della nuova proposta di legge fa ben sperare, ma ora chiediamo ai partiti un’immediata presa di responsabilità per portare subito la riforma, cosiddetta ius scholae, alla sua approvazione” concludono i manifestanti.

Andrea Parisotto

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