Economia e lavoro - 27 giugno 2022, 07:00

Repubblica Ceca: protestano i profughi di Kiev senza la cittadinanza ucraina

La Repubblica Ceca ha accolto fino ad oggi circa 400mila persone scappate dall’Ucraina, ma ora sta cercando di ridistribuirle o di mandarle altrove

La Repubblica Ceca ha accolto fino ad oggi circa 400mila persone scappate dall’Ucraina, ma ora sta cercando di ridistribuirle o di mandarle altrove. Il centro di accoglienza di Praga era sul punto di collassare ed è stato chiuso dall’amministrazione della capitale: il sindaco aveva già chiesto al governo di trovare un sistema per spostare i rifugiati in zone del Paese meno affollate, ma senza essere ascoltato. Si è così dovuti ricorrere anche a soluzioni meno gradevoli come smistare coloro che scappano dalla guerra in base alla cittadinanza: a quelli che hanno una doppia cittadinanza sia ucraina che ungherese è stato detto di non fermarsi nella Repubblica Ceca, ma di proseguire in Ungheria, con il viaggio fino al confine pagato da Praga. Altri invece sono stati lasciati a dormire nei parchi o nelle stazioni, come nel caso dei rifugiati di etnia romaní: adesso i loro rappresentanti accusano il governo ceco di aver favorito gli ucraini di razza bianca e con piena cittadinanza rispetto a quelli che vivevano in Ucraina legalmente, ma senza il passaporto di Kiev. Come riferisce il sito Strumenti Politici, vi è stata una protesta in questo senso nella città di Brno, dove un gruppo di gitani romaní ha manifestato davanti al municipio accusando le autorità di “razzismo e discriminazione” e mostrandone la contraddizione del dichiararsi aderenti ai valori europei pur trattando i profughi in maniera diversa in base ai documenti o all’appartenenza etnica. La Repubblica Ceca ha comunque tagliato alcune agevolazioni a tutti i rifugiati: ad esempio non potranno più viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici ed è in discussione la proposta legislativa di diminuire loro i sussidi per comprare cibo e prodotti di igiene, oltre a non poter occupare gli alloggi dopo una certa data.