Se si chiudono gli occhi, la scena può sembrare tanto surreale quanto affascinante: una famiglia giapponese condivide un pezzo di formaggio Fontanacervo, accompagnato da un calice di freisa di Chieri della cantina Balbiano. Accade a Tokyo, in un ristorante lungo il fiume Araka
Le eccellenze piemontesi incontrano l'Asia e il Pacifico al Mercato Centrale
Sogno o realtà? Di certo è questo l’obiettivo di True Italian Taste, progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e realizzato da Assocamerestero e dalle Camere di Commercio italiane all’estero, in corso oggi e domani al Mercato Centrale. E’ qui, in piazza della Repubblica, che il gusto torinese seduce gli operatori di Asia e Pacifico. L’evento consente alle imprese aderenti al progetto Savor Piemonte della Camera di Commercio di Torino di incontrare 10 buyer provenienti da Giappone, India, Vietnam e Australia e di offrire loro le proprie eccellenze, per ampliare il mercato e dare il via a nuovi contratti di fornitura. Contestualmente, due importanti operatori cinesi saranno impegnati in 20 incontri on-line per trovare nuovi fornitori per alcuni dei prodotti più iconici del nostro territorio: caffè, cioccolato e vino.
I prodotti proposti dalle aziende piemontesi
Dai vini ai formaggi, passando per la pasta fresca, i salumi e il cioccolato, sono 75 le imprese piemontesi coinvolte in oltre 170 incontri programmati sugli interessi espressi dai buyer stranieri. I produttori di vino propongono alcune delle grandi etichette piemontesi: dalle DOC della provincia di Torino per conquistare i palati più curiosi (Erbaluce, Carema, Pinerolese), ai vini già affermati e riconosciuti come il Barolo e il Gavi. Sul versante delle bevande alcoliche non manca una nota dedicata alla tradizione liquoristica piemontese e una selezione di birre, da quelle artigianali tradizionali a quelle più innovative, come la birra al miele. Le tavole degli incontri sono poi imbandite da salse e condimenti della tradizione gastronomica piemontese, da accompagnare con robiole e tome DOP, salumi pregiati, riso e pasta. Si chiude in dolcezza con il meglio della produzione dolciaria del nostro territorio: dai biscotti tipici della tradizione (canestrelli, torcetti, paste di meliga), ai simboli di Torino, il tartufo di cioccolato e il giandujotto.
I formaggi che volano oltre Oceano
"E' un'iniziativa lodevole, che ci permette di far conoscere i prodotti fuori dai nostri confini", racconta Giovanni Crivello, della Cascina Fontanacervo. "Non parliamo di grossi volumi, perché questi sono mercati complicati dal punto di vista logistico. Ad esempio, vista l'importanza della freschezza dei formaggi, noi proponiamo ai buyer la Toma La Granda e il Fontanacervo, che hanno tempi di stagionatura compresi tra i sei mesi e l' anno al fine di agevolare la logistica", conclude.
I numeri dell'export agroalimentare piemontese
"L’export agroalimentare piemontese nel 2021 ha raggiunto i 7,5 miliardi di euro, in crescita del 14% rispetto al 2020, e rappresenta il 15% del totale dell’export regionale. Queste occasioni sono quindi opportunità preziose per aprire nuovi canali commerciali, stipulare contratti di fornitura e raggiungere così i migliori punti vendita di specialità italiane o le più prestigiose catene di ristorazione” spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino.
"Con True Italian Taste torniamo in Piemonte, territorio fortemente riconosciuto e apprezzato a livello internazionale per le sue tante eccellenze gastronomiche, paesaggistiche e culturali", afferma Domenico Mauriello, Segretario Generale di Assocamerestero.
Nel 2021 le oltre 52.800 imprese piemontesi dell’agroalimentare hanno esportato per 7,5 miliardi di euro e importato per 4,4 miliardi di euro. Nel complesso l’interscambio commerciale regionale del settore ammonta a oltre 11,9 miliardi di euro con un saldo della bilancia commerciale ampiamente positivo (3,2 miliardi di euro). L’export agroalimentare piemontese rappresenta oltre il 15% delle esportazioni di prodotti agricoli e alimentari italiani.