A fine maggio avevano minacciato uno sciopero sotto la Regione per salvare le Rsa del Pinerolese, poi hanno fatto fronte comune con la Diocesi di Cuneo e l’associazione provinciale cuneese Case di riposo pubbliche e private, aprendo un confronto con l’assessore Luigi Icardi. Dopo l’incontro del 9 giugno, se n’è tenuto un altro lunedì e ora la Diocesi di Pinerolo e la Diaconia valdese esprimono soddisfazione per l’evoluzione della vicenda: “Diamo atto alla Regione di aver recepito il nostro disagio e le nostre difficoltà e di aver cambiato passo nell’approccio alle problematiche del mondo delle case di riposo”.
Nel concreto verranno messe in campo una serie di misure di sostegno economico per le Rsa, in linea con quanto richiesto: gli ospiti convenzionati (circa il 40% del totale) vedranno un adeguamento Istat delle rette del 3,8% sulla parte di competenza dell’Asl a partire da gennaio 2022; mentre per gli ospiti non convenzionati i gestori delle rsa potranno applicare un adeguamento Istat del 5,1%, probabilmente dal primo agosto, ma la Regione mette a disposizione 50 milioni di euro del Fondo sociale europeo per il 2022 e 2023, a cui le famiglie potranno attingere per abbattere gli aumenti.