Attualità - 04 luglio 2022, 11:00

Il Museo Egizio sogna la gratuità delle collezioni. Christillin: “La strada è lunga” [VIDEO]

Intanto prendono il via i cinque progetti per un programma da 20 milioni di euro in vista del bicentenario del 2024: dalla nuova Sala della Scrittura, al Giardino con l’accesso aperto su Piazza Carignano fino all’apertura senza biglietto del tempo di Ellesiya

Il Museo Egizio sogna una fruizione gratuita delle sue collezioni permanenti, guardando alle mostre temporanee e alla ricerca per i suoi guadagni. 

Ricavi da mostre, ricerca, formazione e sviluppo

“Si tratta di un percorso lungo e non facile - spiega la presidente Evelina Christillin - anche perché noi non ci supportiamo con fondi pubblici. Il nostro sogno sarebbe di rendere accessibili collezioni permanenti. Per arrivare a questo obiettivo intanto il Museo avvia il programma di cinque progetti in vista del bicentenario dalla Fondazione. 

Produrre ricavi con l’attività di ricerca di internazionale, di formazione e di sviluppo e le mostre. Quello che è patrimonio dello Stato italiano dovrebbe essere di tutti. La strada è lunga”.  

Cinque progetti per un nuovo Museo 

Per arrivare a questo obiettivo intanto il Museo avvia il programma di cinque progetti in vista del bicentenario dalla Fondazione. 

Dopo un piccolo assaggio con il nuovo giardino in pieno stile Nuovo Regno, nel 2024 lo stesso sarà ingrandito: “Nella corte seicentesca si aprirà una piazza, con una caffetteria e una copertura in vetro e acciaio su modello British Museum, e due accessi, di cui uno su Piazza Carignano dalla quale si potranno ammirare le imponenti statue. 

Secondo progetto sarà quello dell’apertura della nuova Sala della scrittura a settembre.    

“Il 2022 è un anno importante perché faremo anche un altro assaggio di quello che sarà il progetto di rinnovo, in occasione dell’anniversario della decifrazione dei geroglifici da parte di Champollion”. 

Terzo progetto, sarà quello dell’apertura del tempio di Ellesiya, trasportato e ricostruito a Torino negli 1970: “Sarà aperto gratuitamente al pubblico e per visitarlo non si dovrà entrare in Museo”. 

Il quarto step sarà quello dedicato al riallestimento tematico della galleria dei Re in maniera più coerente e scientifica. Infine, ultimo grande progetto innovativo quello dell’Ipogeo dedicato al Metaverso: “Una sala immersiva - spiega Christillin - dove saranno ricostruiti i luoghi in cui sono stati ritrovati i reperti del Museo Egizio”:  

Ricerca e allestimento scientifico, restituzione al pubblico, alta tecnologia e metaverso, sono questi i tre filoni che seguiranno in cinque diversi progetti.  

Un programma da 20 milioni euro, di cui 5 finanziati dal Ministero, che guarda al futuro del Museo in chiavi di una sempre maggiore accessibilità.