Economia e lavoro - 07 luglio 2022, 15:42

Stellantis, altre 600 uscite incentivate agli Enti centrali di Torino: così si sfiora quota 3000 posti persi su tutta Mirafiori

Lazzi (Fiom): "Vogliono svuotare lo stabilimento". L'accordo, su scala nazionale, è stato invece firmato da Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr. Lo Russo: "Con Cirio stiamo definendo i temi da portare al tavolo con l'azienda"

operai ai cancelli di Mirafiori

Nuove uscite incentivate dal polo torinese di Stellantis

Altre 600 uscite dagli Enti centrali di Torino. Ad annunciarlo, l'accordo siglato da Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr con Stellantis su scala nazionale, che in tutto comprende 1820 posti di lavoro abbandonati su incentivo. Un patto che non ha trovato invece la firma di Fiom Cgil. E che a Torino porta il conteggio a cifre piuttosto alte. "Nel giro di un anno esatto con queste ulteriori 600 uscite dagli Enti Centrali di Torino arriviamo a un totale di 1400 solo nelle strutture impiegatizie e a ben 2900 su tutta l’area di Mirafiori - dice Edi Lazzi, segretario generale della Fiom-Cgil di Torino -. È evidente che l’attuale strategia dell’azienda sia quella di svuotare il più possibile Mirafiori, in particolar modo stanno spingendo sugli impiegati che rappresentano a Torino il 50% di coloro che stanno uscendo dall’azienda".

Fiom: "Perdiamo la testa che progetta e sviluppa il prodotto"

Un segnale che Gianni Mannori, responsabile Fiom Mirafiori, vede come "doppiamente negativo perché oltre a diminuire l’occupazione, se ne sta andando via la “testa” che progetta, ingegnerizza e sviluppa il prodotto. Ribadisco nuovamente che serve un progetto per il rilancio di Mirafiori che passa inevitabilmente sul ripensare i suoi spazi, su nuove produzioni, assunzioni di giovani e il riciclo e riutilizzo dei materiali delle auto dismesse".

 

"È necessario fare nuovamente sistema con le istituzioni, come abbiamo fatto a marzo, per chiedere al più presto un’ulteriore incontro a Tavares, che dia continuità a ciò che si era accennato in quell’occasione. Dal canto nostro faremo la nostra parte", dice ancora Mannori. E su questo tema proprio il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, oggi ha rassicurato che "i temi da portare all'incontro, insieme a Alberto Cirio, li stiamo mettendo a punto in vista dell'incontro (originariamente fissato prima di agosto, ndr). Ci stiamo preparando, ci siamo già visti e abbiamo condiviso gli argomenti da sottoporre all'azienda in un'ottica di rapporto trasparente e nei prossimi giorni definiremo le questioni".

Debutto per l'active placement nel privato

Sull'accordo, Fim Cisl sottolinea però come "Nel settore degli enti centrali c'è la principale novità, un sistema di “Active Placement” che favorirà l’incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro odierno, il dipendente di Stellantis rimarrà all’interno del perimetro aziendale se le proposte ricevute non sono adeguate all’atteso. Una prima sperimentazione di politiche attive nel settore privato con questa caratteristica che differisce dal classico out placement che si applica alle persone che non hanno più una soluzione occupazionale".

E se da un lato si rivedono al rialzo anche le quote incentivanti e rimane il principio di non opposizione al licenziamento (volontarietà), dall'altro - parlando di Torino - i metalmeccanici Cisl ribadiscono come occorra "far presto con i nuovi modelli Maserati, tornare a inserire nuovo personale già da inizio 2023 sia nei reparti produttivi che nuove professionalità specialistiche nel settore impiegatizio e fornire nel più breve termine tempo possibile una risposta per le meccaniche di Corso Settembrini".

Massimiliano Sciullo

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