"Per gli scherzetti di Lega, Forza Italia e M5S ci rimettono le periferie torinesi". È duro il commento del sindaco di Torino Stefano Lo Russo sulla caduta del governo Draghi, che rischia di mettere in forse gli interventi previsti nel capoluogo con i fondi del Pnrr. A partire appunto dal piano periferie, che prevedeva un investimento da 113 milioni di euro. Soldi con i quali il Comune prevedeva di finanziare 36 progetti e dunque di aprire altrettanti cantieri.
Gli interventi del piano periferie
In lista interventi come la manutenzione straordinaria delle biblioteche Ginzburg, Calvino e Amoretti, Mausoleo della Bela Rosin e Tesoriera. L'amministrazione contava poi di investire sei milioni per la risistemazione dei mercati rionali come Brunelleschi, Porpora, Guala, Pavese,.... E quattro milioni per le piscine tra cui Trecate e Lombardia. Lavori che ora rischiano seriamente di non partire.
A rischio fondi Pnrr
Come conferma visibilmente preoccupato Lo Russo. "I fondi del Pnrr - ha spiegato - sono subordinati alle riforme strutturali. Vuol dire che l'Europa le erogherà solo se l'Italia farà riforme importanti. Quanto accaduto ieri mette a rischio i 229 miliardi che la UE deve dare all'Italia e a cascata tutti i progetti su cui abbiamo lavorato in questi mesi, a partire dal piano periferie". "Nei prossimi giorni - ha aggiunto - dovremo capire, qualora le risorse venissero meno, cosa togliere dal nostro piano di investimenti".
"Pagina nera della nostra Repubblica"
E su quanto accaduto ieri al Senato, dove Lega, Forza Italia e M5S non hanno votato la fiducia al Premier Mario Draghi, commenta: "Sicuramente è una pagina nera della nostra Repubblica: ieri la fiducia non è stata data all'Italia, non al presidente Draghi". Un atteggiamento dei partiti che il sindaco definisce "vergognoso e anche poco rispettoso del coraggio che in politica serve: se non si è d'accordo si vota contro, non si gioca facendo mancare il numero legale o astenendosi".