Economia e lavoro - 29 luglio 2022, 17:47

L'odissea dei lavoratori dell'hotel Golden Palace prosegue: in bilico il destino di 90 persone

Presidio di dipendenti e sindacati nel pomeriggio: "Non possiamo restare inerti, aspettando la chiusura prevista per il 15 settembre, senza alcuna rassicurazione sul futuro della struttura e sulla continuità occupazionale"

L'odissea dei lavoratori dell'hotel Golden Palace prosegue: in bilico il destino di 90 persone

La situazione lavorativa delle lavoratrici e dei lavoratori dell'hotel Golden Palace di Torino continua ad essere un percorso ad ostacoli. "II futuro di circa 90 lavoratrici e lavoratori che operano nell'appalto alberghiero e delle loro famiglie è messo nuovamente a rischio", sottolineano i sindacati che nel pomeriggio di oggi, venerdì 29 luglio, hanno organizzato un presidio in via Arcivescovado, all'esterno dell'albergo.

Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil sottolineano come "dal dicembre del 2019 i lavoratori hanno attraversato varie vicissitudini che hanno comportato pesanti disagi sociali ed economici. Dapprima, sono stati involontariamente coinvolti in un'indagine della magistratura che, con l'operazione Fenice, ha portato al sequestro dell'azienda Mover per la quale lavoravano in appalto, con tutte le conseguenze che ne sono derivate. Poi, dal mese di marzo del 2020, è sopraggiunta la pandemia, che ha colpito duramente tutto il settore del Turismo ed ha costretto anche queste lavoratrici e lavoratori a lunghi mesi di cassa integrazione a zero ore ed a forti incertezze sul futuro lavorativo".

Ora che le attività del settore stanno ripartendo, è arrivata un'altra tegola sulla loro testa, attraverso "una richiesta di sfratto esecutivo per morosità in capo all'azienda Allegroitalia Torino s.p.a., che gestisce l'hotel Golden Palace, di cui oggi sono dipendenti, da parte della proprietà immobiliare, BPM S.p.A., Intesa San Paolo S.p.A. e Sarda Leasing S.p.A., azione questa che rischia di colpire tutto il perimetro occupazionale che ruota intorno all'hotel", proseguono i sindacati.

II tema della salvaguardia dei posti di lavoro all'interno della struttura alberghiera e di tutto l'indotto turistico che ad essa afferisce, nel territorio della Città Metropolitana di Torino ed, in termini estensivi, nell'intera Regione Piemonte, è centrale per la Filcams-Cgil Torino, la Uiltucs-Uil e per tutte le lavoratici ed i lavoratori coinvolti. "Purtroppo, non lo è per la proprietà immobiliare che ha declinato l'invito manifestato dei sindacati a costituire un tavolo di confronto per la soluzione dei problemi occupazionali che, a breve termine, potranno determinarsi", prosegue la nota.

"Al netto della vertenza che vede la proprietà del complesso immobiliare in contenzioso con la ditta Allegroitalia Torino s.p.a., sulla quale i sindacati non hanno elementi ad oggi per entrare nel merito, riteniamo che le Banche proprietarie dell'immobile non possano e non debbano ritenersi estranee alle problematiche occupazionali che potrebbero delinearsi a seguito del procedimento di sfratto per morosità dell'attuale operatore moroso, a maggior ragione se l'obiettivo è quello di ricercare un altro operatore capace di adempiere alle obbligazioni contrattuali e di fornire un servizio all'altezza della struttura alberghiera, come la proprietà immobiliare stessa ha dichiarato".

"Per tutti questi motivi — concludono sindacati, lavoratrici e lavoratori del Golden Palace — non si può attendere inerti la chiusura dell'hotel, prevista per il 15 di settembre, senza alcuna rassicurazione sul futuro della struttura alberghiera e sulla continuità occupazionale di chi opera in quella struttura da anni. La distanza dal problema occupazionale, che sembra aver assunto la proprietà immobiliare, e la mancanza di risposta dinanzi ad una richiesta di incontro atto ad approfondire la situazione, appaiono ingiustificabili e molto preoccupanti per il futuro di questi 90 lavoratori e per le loro famiglie, che vedono nell'attività lavorativa presso l'hotel Golden Palace la fonte del proprio sostentamento".

redazione