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Economia e lavoro | 17 settembre 2022, 18:50

Bonus gasolio, ancora tutto fermo. L'allarme degli artigiani: "Sei mesi per un intervento che doveva essere immediato"

Si tratta di oltre 6000 imprese con 15mila addetti. Confartigianato Trasporti Torino: "Il settore è strategico, ma ora si trova in gravi difficoltà"

distributore di benzina

Continuano le difficoltà per il settore trasporti sul fronte dei prezzi del carburante

Dopo 6 mesi di attese, rinvii, incontri e procedure, anche gli autotrasportatori di Torino e del Piemonte non sono ancora riusciti a ottenere il credito d’imposta del 28% sugli acquisti di gasolio effettuati nel primo trimestre di quest’anno.

Il Governo, nel mese di marzo, infatti, stanziò 500 milioni di euro per il settore per mitigare gli effetti del caro carburante. Tutto questo nonostante da 2 giorni sia operativa la piattaforma dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il caricamento, da parte delle imprese di autotrasporto, delle domande per ottenere il tanto agognato credito.

6 mila imprese artigiane ancora ferme al palo

Purtroppo, nonostante le rassicurazioni ricevute nelle settimane scorse – spiegano da Confartigianato Trasporti Torino e gli incontri preliminari che Confartigianato ha avuto con l’Agenzia delle Dogane e il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, sulle procedure, la piattaforma online appositamente creata non è stata all’altezza della situazione, provocando disagi e malcontento tra migliaia di operatori a cui è stato negato di completare correttamente il caricamento delle istanze”.

In Piemonte sono oltre 6.000 imprese artigiane dell’autotrasporto che creano lavoro per 15mila addetti circa con una dimensione media per azienda di 2,8 addetti per ogni realtà. Un settore, quello del trasporto merci, che anche in Piemonte è in costante squilibrio tra fatturati che si sgonfiano, da una parte, e gasolio, pedaggi, assicurazioni, costi di esercizio e tasse che crescono, dall’altra. A tutto ciò si devono aggiungere il cronico deficit infrastrutturale, che verrà colmato con tempi lunghissimi, la concorrenza sleale, interna ed estera che opera senza regole e prezzi sottocosto. Senza dimenticare le variabili locali come la viabilità inadeguata, non per ultimo, da 2 anni a questa parte, il Covid.

Disservizi e segnalazioni

Sui disservizi della piattaforma, Confartigianato Torino, sta ricevendo segnalazioni sulle difficoltà incontrate dalle imprese, bloccate nella loro operatività, a causa di problemi informatici legati all’accesso e all’autorizzazione, sia attraverso SPID sia con la Carta Nazionale dei Servizi CNS nonostante, di per sé, la procedura prevista per il caricamento delle istanze, sia molto semplice e la piattaforma, una volta dentro, sia di facile utilizzo.

Ricciardi: "Accesso alla piattaforma inibito alle imprese"

Lo scoglio principale – spiega Giuseppe Ricciardi, referente autotrasporto di Confartigianato Torino – è l’accesso alla piattaforma che viene inibito alle imprese, seppur in possesso dei requisiti, a cui vengono restituiti messaggi di errore e subito dopo negata l’autorizzazione a completare l’operazione. E’ inconcepibile che, in un sistema coerente con l’agenda digitale italiana, l’imprenditore che possiede lo SPID debba impegnarsi in una ulteriore procedura per essere riconosciuto come rappresentante della propria impresa, che a sua volta e per sua natura è obbligata ad essere iscritta in un registro pubblico tenuto dalla Camera di Commercio e che tale registro è perfettamente conosciuto dalle agenzie fiscali. Che fine ha fatto il concetto che vieta a una Pubblica Amministrazione di richiedere al cittadino un’informazione che è già in possesso di un’altra Pubblica Amministrazione?”.

Per Confartigianato Trasporti Torino “E’ incredibile che vengano creati simili disagi a causa di problemi informatici che andavano risolti a monte. Confartigianato, a livello nazionale, ha già chiesto all’Agenzia delle Dogane di individuare i correttivi urgentemente per normalizzare la situazione. Dopo l’importante risultato sindacale raggiunto con il credito di 500 milioni di euro a favore delle migliaia di imprese che rappresentiamo, il nostro obiettivo è che queste risorse vengano effettivamente fruite e a tutti sia consentito di potervi accedere, senza alcuna discriminazione, onde evitare una pioggia di ricorsi che ne ostacolerebbe la tempestiva erogazione per un settore strategico, ancora in gravi difficoltà, che ha necessità di essere sostenuto a beneficio dell’economia del Paese”.

"Rimuovere gli ostacoli al più presto"

E’ necessario – conclude Ricciardi – che l’Agenzia delle Dogane rimuova al più presto possibile gli ostacoli per l’accesso, predisponga e renda disponibili le soluzioni procedurali alle singole casistiche emerse, potenzi il servizio di assistenza dedicata alle imprese che non può consistere in un indirizzo e-mail dal quale non si riceve alcun riscontro e consenta quindi il sacrosanto diritto di utilizzare la piattaforma per la richiesta del credito”.

redazione

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