"Se nelle precedenti gestioni di Edisu si è scelto di far pagare meno gli studenti a discapito della qualità, noi, invece, abbiamo ritenuto che i servizi andassero migliorati e potenziati tenendo conto del contesto finanziario che stiamo attraversando, ma restando sempre sotto la media nazionale a livello di costi", ha dichiarato il presidente di Edisu Piemonte, Alessandro Ciro Sciretti, commentando l'aumento delle tariffe delle mense Edisu del 10%, invece che del 20% previsto dalla delibera della Regione Piemonte.
"Un borsista – prosegue – può spendere 2.50 euro per un pasto completo, mentre per i non borsisti a reddito basso restano invariate le tariffe agevolate. Per molti anni Edisu anziché rinnovare i servizi in termini qualitativi - e farli crescere in termini quantitativi - ha preferito abbassare le tariffe con una politica che oggi è economicamente insostenibile, pur mantenendo le tariffe più basse d'Italia stiamo aprendo nuove mense e incrementando in qualità quelle esistenti".
"Ne è una riprova il fatto che il Cda ha approvata anche una delibera per attuare una riorganizzazione del servizio di ristorazione e una sua ristrutturazione nelle mense Principe e Olimpia", conclude il presidente di Edisu Piemonte.
"In un momento in cui a causa dell’inflazione tutto aumenta, l'Edisu avrebbe dovuto evitare di mettere le mani nelle tasche degli studenti con il rincaro delle mense. Tuttavia, è un mezzo risultato il fatto che il Cda non abbia applicato l’aumento del 20% contemplato dalla delibera della Regione Piemonte, optando per un aumento del 10% su tutte le tariffe. Ma, soprattutto, è importante l’impegno assunto di procedere, entro l’inizio del prossimo anno accademico, ad una revisione complessiva del regolamento tariffario concertata con tutti i soggetti interessati e non calata dall’alto. Come opposizione vigileremo affinché questo impegno venga onorato", commentano il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle e il consigliere regionale Diego Sarno, vicepresidente della Commissione Università.
Michelangelo Toma, consigliere del cda di Edisu, ha comunque votato contro una decisione considerata iniqua, tuttavia, "Siamo riusciti a mitigare l’aumento del costo delle mense e ad ottenere l’impegno per una revisione concordata delle tariffe. Bene, anche se non benissimo".