Se le Ande furono la soglia della lotta per l’indipendenza dal colonialismo e della solidarietà cileno-argentina, le Alpi, prima del turismo, dell’avvento di città e aerei, sono state il seme della Resistenza e della Liberazione dal nazi-fascismo in Europa.
Un ponte immaginifico fra Alpi piemontesi e Ande cilene, che nel 2021 aveva dato vita alla prima edizione del Festival Alpes Andes.
“Una prima edizione che ha destato particolare interesse fra le persone, e ci ha permesso di tornare quest’anno con una seconda edizione più formale e strutturata, allargata anche nei territori e nelle partecipazioni” commenta con soddisfazione il curatore della rassegna Diego Mometti, ricercatore indipendente pinerolese.
Il primo appuntamento aperto al pubblico sarà domani, venerdì 30, al Museo del Mutuo Soccorso di Pinerolo, in via Silvio Pellico 19: alle 17 verranno inaugurate la mostra fotografica ‘Tacùn – Echizos’ a cura dell’associazione Lu Cunvent di Rore della Val Varaita, in provincia di Cuneo, e del collettivo cileno Tabajos de Utilitad Publica, e la video-installazione ‘Animas mutuales’ a cura del cileno Museo Campesino en Movimiento (Mucam).
Alle 18 si terrà la conferenza di apertura del Festival, che avrà come tema la traduzione popolare e collettiva dell’ultimo discorso di Allende in tutte le lingue del mondo, alla quale interverranno il sociologo cileno con specializzazione in biologia marina Pablo Cottet Soto e Diego Mometti.
“Oltre agli appuntamenti aperti al pubblico, l’intero gruppo del Festival, formato da ricercatori, filosofi, biologi, antropologi e studiosi di vario genere, è già al lavoro da alcuni giorni – racconta Mometti –. Il fotografo Gastón Luna, ricercatore del mondo rurale, enologo e grande conoscitore della campagna e dei misteri tradizionali, accompagnato dall’antropologo Danilo Petrovich, fondatore della Ong Mucam, sono stati fra i vigneti del Ramìe di Pomaretto, fra sopralluoghi ed interviste alle famiglie che fanno vivere questi vigneti. Il loro lavoro di questi giorni verrà reso pubblico, aperto a tutti, durante la conferenza di giovedì 6 ottobre, alle 20,30, in municipio a Pomaretto”.
Pomaretto con i suoi vigneti del Ramìe sarà protagonista già domenica 2 ottobre con una mostra fotografica che verrà inaugurata alle 11, nello scenario naturale che circonda il Ciabot di degustazione. Immagini della campagna cilena, immortalata da Gastón Luna, saranno accompagnate da stralci dello scrittore, ufficiale e partigiano italiano Nuto Revelli.
“All’inizio della settimana, Aymara Zegers e Miguel Cáceres, una coppia che gestisce il Museo de Historia Natural Rio Seco, nella Región di Magallanes, dove si occupano anche di didattica, specialmente per i bambini, sono stati ospiti a Rorà” prosegue Mometti.
Zegers, che al Museo de Historia Natural Rio Seco lavora all’assemblaggio e al restauro delle collezioni, è un’artista laureata in arti visive con specializzazione in scultura.
Cáceres, co-fondatore e Direttore del Museo de Historia Natural Rio Seco, ha lavorato come insegnante a Santiago e Punta Arenas ed è attualmente Professore di Estetica all’Universidad de Magallanes.
“A Rorà realizzeranno un’opera che rappresenta perfettamente questo ponte fra Alpi e Ande, quest’unione tra popoli – spiega Mometti –, partendo da una pelle di vacca, che verrà trasformata in cuoio, daranno vita ad una corda. Loro arrivano dal Cile meridionale, la Regione di Magellano e dell’Antartide Cilena, quindi zona andina, ma verso l’Oceano, e da loro quella corda viene utilizzata per assicurare le canoe ai porticcioli, mentre qui proveremo ad utilizzarla per scalare una parete di roccia”.
Mercoledì 5 ottobre, alle 18, nuovo appuntamento al Museo del Mutuo Soccorso di Pinerolo con la conferenza sul tema ‘Il mutualismo in Cile’, durante la quale ci si interrogherà sull’influenza dell’emigrazione italiana nella nascita delle società di mutuo soccorso cilene, alla presenza del Professor Fernando Venegas.
Venerdì 7 ottobre, il Museo Nazionale della Montagna, in piazzale Monte dei Cappuccini 7 a Torino, alle 16, ospiterà l’intervento di Aymara Zegers e Miguel Cáceres, che racconteranno la didattica museale dall’estremo Sud del mondo.
Alle 17 verrà proiettato il documentario Tvaȉan “Sarà presente l’autrice, l’antropologa francese Nastassja Martin, grande conoscitrice dei popoli artici, che ha realizzato questo documentario nella regione russa della Kamchatka, dove vive alcuni mesi all’anno assieme alle locali popolazioni nomadi, e successivamente alla visione del documentario, realizzato assieme a Mike Magidson, Martin parteciperà al dibattito – spiega Mometti –. Sarà l’occasione per indagare su come lo spirito selvaggio e l’avventura possano stimolare la ricerca filosofica”.
Ma l’antropologa Martin non sarà l’unica nota francese di questa seconda edizione del Festival Alpes Andes: “Quest’anno il 9 ottobre saremo in trasferta a Millau, in Francia, nel dipartimento dell’Aveyron, nella regione dell’Occitania. A dimostrazione di come il Festival stia crescendo nell’interesse e nel creare ponti fra i popoli” sottolinea Mometti.
La sera la scena si sposterà alla Galleria Scroppo di Torre Pellice, in via Roberto D’Azeglio 10, per una nuova proiezione del documentario Tvaȉan di Nastassja Martin e Mike Magidson. Seguirà dibattito.
Sabato 15 ottobre alle 11, nuovo appuntamento in Borgata Paraloup per un concerto itinerante a cura dell’associazione Il Baco – Botteghe delle Arti Contromano: “Sarà una sorta di saggio che vedrà protagoniste cantautrici italiane, francesi, cilene ed argentine che porteranno i canti tradizionali di ciascun popolo – spiega Mometti –. A seguire, sarà anche possibile pranzare nel rifugio, ma conviene prenotare perché i posti sono limitati”.
Ultimo appuntamento domenica 16 ottobre alle 20,30 a Torino alla Società di Mutuo Soccorso Edmondo De Amicis, in corso Casale 134, dove il Prof. Pablo Cottet Soto e la presidente dell’Associazione Cileni in Italia Carolina Lara parleranno della nuova Costituzione cilena.
“Per chi lo desiderasse, sarà possibile cenare assieme a tutti i protagonisti della rassegna, biologi, filosofi, antropologi, ricercatori, e sarà anche un modo per sostenere questo nostro Festival – conclude Mometti –. L’appuntamento è per la sera del primo ottobre al Veloce Club di Pinerolo. Il costo della cena sarà di venti euro a persona, e una quota andrà proprio a sostenere il Festival. Per partecipare, basta prenotarsi direttamente al ristorante, facendo riferimento alla cena del Festival Alpes Andes”.
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