A Terra Madre Salone del Gusto è andato in scena il mondo del cibo “buono e giusto”, ma non quello della sostenibilità su due ruote. La denuncia arriva dalla Consulta della Mobilità Ciclistica, che spiega come nei mezzi di comunicazione dell’edizione 2022 “non venga citata la bicicletta come mezzo per raggiungere il luogo dell’evento”. Una mancanza, considerando che dal 22 al 26 settembre a Parco Dora si sono registrati oltre 350 mila passaggi.
"Indicazioni per treno, bus, auto e persino aereo, ma non bici"
“Si parla – aggiungono - di treno, bus, metro, di auto, di taxi. Persino di aereo. Ma non di biciclette, senza indicazioni di quali ciclabili usare per raggiungere il luogo dell’evento. Ad alcuni soci di FIAB Torino Bici & Dintorni, associazione della Consulta, gli organizzatori hanno ammesso questa mancanza nella parte descrittiva del “come arrivare”, giustificandosi al contempo che gli stalli bici sono comunque indicati nella mappa”.
Bici attaccati a pali e ringhiere
Posti però, come ben chiariscono le foto scattate in occasione della kermesse gastronomica sono introvabili. E le persone sono così costrette - come evidenziano beni gli scatti – a optare per pali, ringhiere o transenne, dove capita, disordinatamente.
Comune obblighi organizzatore eventi ad avere area di sosta per bici e mono
Una diversità di trattamento rispetto ad altri mezzi, in particolare le auto private per cui sono presenti indicazioni stradali con segnaletica e numerosi parcheggi dedicati “Se si vuole davvero incentivare un cambio di abitudini, in vista di una vera transizione ecologica - commenta il presidente Diego Vezza - oltre a nuove piste ciclabili e a qualche stallo isolato, l’invito della Consulta è realizzare al più presto nuove ed ampie aree di sosta per le biciclette e monopattini per i grandi eventi, in prossimità degli ingressi principali”. La Consulta altresì invita la Città di Torino a prevedere, nella richiesta di patrocinio e/o di occupazione di suolo pubblico, la necessità di far predisporre all’organizzatore privato un’area di sosta (temporanea) per le biciclette e monopattini, possibilmente sorvegliata e recintata.