Eventi - 12 ottobre 2022, 07:08

Lucciole, foreste e l’America più profonda negli scatti di Gregory Crewdson alle Gallerie d’Italia

Fino al 22 gennaio 90 opere del fotografo newyorkese: “Cerco di rappresentare quella connessione tra bellezza e tristezza nella vita di tutti i giorni”

Inaugurata la mostra dedicata a Gregory Crewdson alle Gallerie d'Italia

Dalle atmosfere più personali a quelle più esistenzialiste e universali. Dagli scatti naturali in analogico, a quelli nelle grandi foreste di pine americane, fino ai piccoli remoti negozi dell’usato. “Eveningside” è una mostra che tocca tutti i momenti salienti della vita creativa del fotografo newyorkese, Gregory Crewdson

In mostra fino al 22 gennaio 2023

90 scatti che osservano la realtà concentrandosi su diversi temi, da quello ambientale a quello sociale. Tre le sezioni che saranno visitabili fino al 22 gennaio sono frutto del lavoro di un decennio e dei primi anni ‘90. Si comincia con “Fireflies”, di fatto una retrospettiva sul lavoro svolto in analogico dal fotografo nel 1996. Come evoca il titolo, le immagini ritraggono piccole lucciole, impegnate a “danzare” incontrollate all’interno di barattoli di vetro, producendo giochi di luce.

Una serie poetica realizzata tutta di notte

Proseguendo, la prima delle tre sezioni, è“Cathedral of the Pines”, letteralmente “cattedrale di pini”, è davvero un omaggio alle immense foreste del Centro America, in particolare nell’area di Beckett, di fronte alle quali l’uomo appare quasi alienato, sperso e isolato. 

“An eclipse of Moths”, racconta invece l’America più profonda, quella rurale e spesso caratterizzata da povertà, disuguaglianze e problemi sociali. Le persone ritratte nella città di Pitsville in questa sezione appaiono abbagliate ma anche confuse dalle luci del consumismo, non riuscendo più a orientarsi e a capire quale strada prendere. Realizzate tra il 2018 e il 2019, per Credson sono lo specchio della società sotto in Governo di Donald Trumo. 

Nell’ultima parte della sezione invece, realizzata dopo il lockdown, il fotografo di Brooklyn si concentra su aspetti più intimi e quotidiani della realtà americana. Infine, in “Eveningside”, con opere inedite, si vedono luoghi comuni come  il negozio di vestiti usati, il bancomat, la lavanderia. Tutte opere in bianco e nero, che narrano una realtà legata alla sua vita famigliare e agli affetti. 

Tra cinema e immagini 

Nelle opere di Crewdson si sente tutta l’influenza del cinema, ma anche della pittura. Scatti così plastici che sembrano quadri, intuitivi nei contenuti, con un’attenzione maniacale ai dettagli e soprattutto ai colori e alle luci. 

Sono messe in scena, lavorate a lungo, composte scrupolosamente. Rappresentazioni di un dramma che suscitano stupore in chi guarda, ma soprattutto emozione e coinvolgimento. Come dichiarato dallo stesso artista, le sue fotografie, che evocano scenari di solitudine tipici della opere di Edward Hopper, “invitano a trovare un mistero inaspettato nella vita di tutti i giorni”.

Mi sento come uno storyteller della vita quotidiana e le mie foto cercando di trovare quel collegamento tra bellezza e tristezza”.  

Le Gallerie d’Italia per la fotografia 

Dopo la mostra su Paolo Pellegrin e Lisetta Carni, una nuova grande personale che racconta temi cari a Intesa San Paolo: quelli ambientali, sociali e legati allo sviluppo. Gallerie d’Italia di Torino in questo modo si pone come centro di esposizione e di ricerca della migliore fotografia internazionale. E già si guarda al 2023, con l’arrivo dell’artista JR. 

Per info: www.gallerieditalia.com