Politica - 19 ottobre 2022, 09:03

Da Gasparri un disegno di legge contro l'aborto, l'altolà dei parlamentari torinesi: "No a passi indietro"

Da Chiara Appendino a Marco Grimaldi, muro attorno alla proposta del senatore di Forza Italia che prevede di riconoscere la capacità giuridica del concepito: "Scherzano con il fuoco"

Da Gasparri un disegno di legge contro l'aborto, l'altolà dei parlamentari torinesi: "No a passi indietro"

Il nuovo Governo non si è ancora insediato, ma è già battibecco tra chi siede sui banchi della maggioranza e dell'opposizione in Parlamento. A far discutere un disegno di legge presentato dal senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri considerato "contro l'aborto".

Sì, perché la proposta di legge chiede di riconoscere la capacità giuridica del concepito. Dell'embrione. Oggi, invece, la personalità giuridica è attribuita al bambino o alla bambina, solo al momento della nascita. Di fatto l'obiettivo pare essere quello di attaccare la legge 194.

Una posizione che ha sollevato l'ira dei neo parlamentari torinesi di centrosinistra e del M5s. Chiara Appendino, ex sindaca di Torino ha infatti detto "Non si è ancora insediato il Governo e Gasparri ha già depositato una proposta di legge contro l'aborto. In campagna elettorale giocavano con le parole, ora scherzano con il fuoco.

Non sarà la politica ad opporsi a questi passi indietro, ma l'Italia".

Dello stesso parere Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi Sinistra "Le posizioni in campo sono chiare: da un lato chi, come Alleanza Verdi Sinistra, ha depositato tra le prime proposte il testo di legge per la pari uguaglianza e dignità tra tutte le famiglie, che mira a riconoscere pari diritti ai figli e le figlie delle famiglie arcobaleno; dall’altro la destra di questo Parlamento che mira a rendere illegale l’aborto facendo finta di non farlo". "Modificare l’art 1 del codice civile significa fare questo: poter accusare di omicidio chi decide di ricorrere a una interruzione volontaria di gravidanza. Sappiano, a destra, che non ci lasceremo prendere in giro da nessuno e nessuna: difenderemo la 194 da qualsiasi tentativo di svuotarla, di renderla inapplicabile o illegittima. Lo faremo in Parlamento e nelle piazze" ha concluso Grimaldi.