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Attualità | 16 novembre 2022, 16:42

Pecco Bagnaia ricevuto al Quirinale da Mattarella: "Orgoglio italiano"

Il pilota chivassese, dopo la conquista del Mondiale in MotoGp, fa incetta di premi e riconoscimenti. Dopo il Collare d'Oro del Coni, l'accoglienza del presidente della Repubblica: "Il Paese ringrazia te e la Ducati per l'impresa"

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Pecco Bagnaia ricevuto al Quirinale da Mattarella (foto dalla pagina Fb della Federazione Motociclistica Italiana)

Il Quirinale si tinge di Rosso Ducati, al cospetto di Francesco 'Pecco' Bagnaia. Dopo il Collare d'Oro al Coni, il fresco campione del mondo della MotoGp è stato ricevuto anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme al team di Borgo Panigale al gran completo.

Il grazie di Mattarella: "Orgoglio di tutta l'Italia"

"E' un gran piacere ricevere qui con la Ducati Pecco Bagnaia per ringraziarlo di questo successo e di quanto sia stato importante per il nostro Paese il suo entusiasmo - ha detto Mattarella evocando l'era indimenticabile di Valentino Rossi, che con la sua VR46 Accademy ha permesso a Bagnaia di muore in primi passi nel mondo delle due ruote - Credo che Valentino sia contento che continui la sua storia di successi. Complimenti davvero a Bagnaia e a tutti. Ducati è una squadra straordinaria, è importante avere dopo 50 anni un campione italiano su una moto italiana. Complimenti e grazie per quello che rappresentate per l'immagine del nostro Paese".

Come è nato il soprannome Pecco

Un Paese che attendeva da 13 anni il ritorno 'a casa' del Mondiale piloti della MotoGp e da 50 anni il titolo vinto con una moto e un pilota tricolore dai tempi gloriosi di Giacomo Agostini. A riuscire nell'impresa, grazie ad una rimonta impressionante ai danni dal campione uscente Fabio Quartararo, è stato il pilota torinese, detto Pecco perché la sorella non riusciva a chiamarlo Francesco quando erano bambini.

"Ringrazio il Presidente, per noi è un vero onore personale e professionale essere qui - le prime parole di un emozionatissimo Bagnaia difronte anche al ministro dello sport Andrea Abodi e al presidente del Coni Giovanni Malagò - Il titolo piloti ci rende orgogliosi e vincerlo da italiano e con una moto italiana ci rende ancora di più orgogliosi. A Valencia ho coronato mio sogno, portando con orgoglio la bandiera italiana. In pista ci siamo noi, ma i risultati importanti si ottengono con la squadra".

L'emozione e le foto di rito

Una festa quella della Rossa delle due ruote salita al Colle con pieno merito che ha visto Mattarella molto incuriosito dalle linee della Desmosedici campione del mondo in bella mostra all'interno del Quirinale. In presidente della Repubblica si è fatto spiegare anche le caratteristiche tecniche dagli uomini della Ducati guidati dall'ad Claudio Domenicali.

"Tenere il 63 o correre con l'1? Vedremo"

Poi le foto di rito con Bagnaia accompagnato dalla fidanzata Domizia e ancora indeciso sul fatto di correre con il numero uno sulla moto il prossimo anno o mantenere il suo 63, come fatto dai suoi colleghi iridati negli ultimi dieci anni: "Vedremo, è una decisione che prenderò più avanti, ancora non me la sento di scegliere. Ora che sei campione del mondo dovrai diventare anche un personaggio alla Valentino Rossi? Sarò sempre me stesso", ha confidato Bagnaia alla fine. Orgoglio di Chivasso e adesso di tutta l'Italia sportiva (e non solo).

Massimo De Marzi

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