Attualità - 22 novembre 2022, 08:16

A Chieri la scuola esce dalle aule. E i ragazzi incontrano le generazioni più anziane

Il progetto coinvolge la Scuola Media Holden e i Licei Pascal di Chieri

Chieri dedica un nuovo progetto al mondo della scuola

Che cose succederebbe se la scuola abbandonasse i confini statici dei suoi edifici e si aprisse alla comunità, invadendone territorio e spazi urbani? E che cosa accadrebbe se i suoi discenti non fossero solo i più giovani, ma anche i membri più anziani e bisognosi della società, spesso racchiusi nella loro solitudine e lontani dal mondo che li circonda?

Sono solo alcuni dei quesiti che si sono posti i docenti della Scuola Media Holden e dei Licei Pascal di Chieri, i quali, per rispondere in modo tangibile a tali scenari, hanno ideato e promosso La scuola condivisa: un progetto di “contaminazione intergenerazionale” che approderà nel territorio chierese mediante una serie di appuntamenti con i degenti della residenza per anziani Casa Maggio, gli studenti dell’Università della Terza Età e i fruitori dell’associazione La Banca del Tempo.

Gli incontri, dedicati ciascuno a un tema differente – dall’attualità alla scrittura geroglifica, dalla filosofia al futurismo, fino all’Impero romano e alla fotografia –, coinvolgeranno le classi della Scuola Media Holden e dei Licei Pascal, favorendo una connessione tra le nuove e le “vecchie” generazioni finalizzata a corroborare la reciprocità e il dialogo, in un interscambio di idee, stimoli e riflessioni prolifico e arricchente per tutte le persone che prenderanno parte al progetto.

"Studi recenti, infatti, hanno evidenziato i benefici che possono derivare dai contatti e dai rapporti intergenerazionali, anche al di fuori del contesto familiare – precisa Nicoletta Coppo, dirigente scolastico della Scuola Media Holden e dei Licei Pascal e promotrice dell’iniziativa –, tra i quali l’opportunità di apprendimento intergenerazionale (apprendere gli uni degli altri, gli uni dagli altri e gli uni con gli altri), la trasmissione del patrimonio storico e culturale, la valorizzazione della figura del “nonno”, la costruzione di solidarietà tra le generazioni e la maggiore coesione sociale".

Obiettivo del progetto è, appunto, quello di costruire una comunità il più possibile solida, coesa e accogliente, in grado di far comprendere agli studenti coinvolti la necessità e l’importanza di essere responsabili non solo nei confronti di se stessi, ma anche, e soprattutto, nei confronti degli altri, reagendo a un periodo storico dominato dall’incertezza e dall’assenza di punti di riferimento con un atteggiamento improntato alla condivisione, all’inclusività e al benessere collettivo.

In questo modo, la scuola si aprirà al territorio e affrancherà i più anziani dal solipsismo della vita moderna, scardinando la divisione in compartimenti stagni della società attuale (fatta di asili nido, doposcuola, case di riposo, nuclei familiari e mondo virtuale) e invitando i più giovani ad abbracciare ciò che risulta essere apparentemente distante da loro, ma che, in realtà, non potrebbe essere più

vicino: la curiosità, lo stupore e la genuinità che solo giovani e anziani condividono, pur se in età dissimili.

Il progetto La scuola condivisa coinvolge i seguenti partner del territorio di Chieri: Casa Maggio, Unitre e l’associazione La Banca del Tempo.

Le lezioni saranno impartite in modalità differenti. Per quanto riguarda Casa Maggio, i degenti della casa di riposo avranno la possibilità di seguire le lezioni in teleconferenza (come se anch’essi fossero in “DAD”), mentre gli appuntamenti con Unitre e La Banca del Tempo saranno svolti in presenza, con gli studenti “senior” che potranno seguire le lezioni sui banchi di scuola della Scuola Media Holden e dei Licei Pascal e/o presso la Libreria Mondadori e la Libreria della Torre del centro storico di Chieri (come da calendari in allegato).

comunicato stampa