Cittadini di Carmagnola esasperati per il traffico pesante in particolare zona Sommariva, tanto da scrivere una lettera indirizzata agli organi di stampa, alla Regione, alla Città Metropolitana e allo stesso Consiglio comunale, che a ottobre aveva parlato di “percezione non corrispondente alla realtà”.
"Si è detto che “persone esasperate che contano i mezzi pesanti ci sono sempre state” - scrivono nella nota firmata da cittadini di Santa Rita -. Si è anche detto che “siamo sempre stati attenti“ a “cogliere le esigenze di gruppi di abitanti”.
Presumiamo che il riferimento all’esasperazione di cittadini che contano i mezzi pezzi pesanti sia riferito al gruppo di cittadini residenti in via Sommariva che in effetti hanno contato, in un giorno qualsiasi di settembre, oltre 11.000 veicoli leggeri e oltre 1.000 camion pesanti. Numeri da autostrada!".
"E’ vero siamo esasperati - confermano -. Ma più che per il traffico ora siamo esasperati dal comportamento dell’Amministrazione comunale.
Il gruppo di residenti in via Sommariva che firma questa lettera ha iniziato in aprile a chiedere che venisse riparato il segnalatore di velocità posto all’ingresso di Santa Rita. La risposta dell’URP fu “in lavorazione”. Siamo poi, con fatica e un paio di solleciti, riusciti ad avere un incontro. Era il 27 luglio. Siamo andati all’incontro in un’ottica di collaborazione e siamo usciti anche abbastanza soddisfatti. Pur dichiarando che la soluzione definitiva sarebbe stata la realizzazione della bretella tra le Due Provincie e il Casello, in funzione dal novembre 2023, la sindaca, il vicesindaco, l’assessore Pampaloni e il vice comandante della polizia locale hanno ammesso la dimensione del problema e hanno fatto alcune promesse".
E specificano: "Richiesta all’Arpa per valutare l’inquinamento da rumore e dell’aria, più controlli della polizia locale, rappezzo delle parti più rovinate dell’asfalto e trasparenza sui numeri dei passaggi. Da quel momento il silenzio più assoluto. Abbiamo inviato mail al protocollo per chiedere risposte e solleciti. L’ultima mail del 28/10 non ha ottenuto neppure la risposta “in lavorazione”.
Nel frattempo è stata inviata anche una richiesta alla prefettura di Torino. "Come mai all’ingresso di via Sommariva non c’è il cartello di divieto di transito ai mezzi pesanti presenti in tutte le altre strade che accedono a Carmagnola? Era il 4 settembre. Anche qui nessuna risposta. L’uno di ottobre sollecitiamo. Il 17 novembre arriva la risposta. In allegato due mail inviate al protocollo del comune di Carmagnola e al comandante della polizia locale. La prima diceva che alla prefettura non risultava alcuna ordinanza e chiedeva delucidazioni al comandante della polizia locale. La seconda era un sollecito al comandante stesso. La prefettura non era in ritardo. Era la polizia locale che non rispondeva".
"Altro che collaborazione - concludono -. Il gruppo di cittadini è sempre più esasperato.
Oltre 3,5 milioni di mezzi leggeri e 360.000 mezzi pesanti solo in via Sommariva. Se il comune fornisse i dati su via Torino, Salsasio, San Bernardo, via Francesco di Sales, via Chieri, via Poirino, ecc. avremmo sicuramente uno scenario inquietante.
Che fine ha fatto il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e del Biciplan, iniziati nel 08? Che fine ha fatto il lavoro della Citec–Ingegneria e mobilità società incaricata dello sviluppo del piano? Che fine ha fatto la proposta della Simurg Ricerche che proponeva la partecipazione come approccio innovativo alla costruzione del piano?
E’ ora di fare il Piano del Traffico. La salute dei cittadini di Carmagnola lo esige. Non solo. E’ ora di bloccare qualsiasi insediamento che porti ad un aumento del traffico fino a quando non sarà completata l’intera opera della tangenziale".