A gennaio 2023 nascerà il Comitato per creare a Torino un museo dell’Omosessualità. È questo il primo passo concreto che potrebbe portare alla nascita nel capoluogo piemontese di un'istituzione culturale dedicata al mondo LGBTQI. La proposta è stata ideata dalla Fondazione Sandro Penna – Fuori!, presieduta da Angelo Pezzana, nell’ottobre 2021, all’indomani della mostra sul Fuori! al Polo del ’900.
"Torino capitale dei diritti"
Un'idea sostenuta anche dal capogruppo della civica Per Torino Silvio Viale, che ha depositato una mozione per la sua creazione. "Il Museo – ha spiegato Maurizio Gelatti, vicepresidente della Fondazione – confermerebbe nel ruolo di capitale dei diritti di Torino, che già ospita la cattedra universitaria di Storia dell’Omosessualità, il principale festival cinematografico italiano dedicato alle tematiche lgbt e uno spazio lgbt al Salone del Libro".
Numerose adesioni al Comitato
"In vista di una futura collocazione museale – ha aggiunto Gelatti – la Fondazione sta già procedendo alla catalogazione e digitalizzazione dei propri materiali di archivio e, nel gennaio 2023, verrà istituito un Comitato ad hoc per la nascita del museo, che sta già raccogliendo numerose adesioni da rappresentanti del mondo culturale, economico e politico torinese".
I commenti
Per Viale (Per Torino) si tratta di un progetto "trasversale, che mi auguro possa coinvolgere tutti gli esponenti politici ed economici della città e della Regione Piemonte". Critico il consigliere Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia), che ha chiesto di capire cosa andrebbe a contenere il Museo, che messaggio vorrebbe dare e se riguarderebbe anche la transessualità. Lorenza Patriarca (Pd) ed Enzo Liardo (FdI) hanno chiesto entrambi di analizzare i costi di gestione dell'ente. "Torino ha un ricco patrimonio di archivi e testimonianze che va valorizzato – ha dichiarato l’assessore ai Diritti, Jacopo Rosatelli – e che potrebbe trovare collocazione nel nuovo Museo, dando una dimensione storica ai materiali raccolti".