Un autogol, non lo si può definire diversamente. Prima della gara contro il Verona allo stadio Olimpico-Grande Torino è stato osservato un minuto di silenzio (concluso con un lungo applauso dei presenti) per ricordare l'immenso Pelé, scomparso la settimana scorsa.
Un omaggio dovuto e voluto dalla Federazione, con l'immagine del fuoriclasse brasiliano che campeggiava sui megaschermi dell'impianto, ma nessuna parole per Sinisa Mihajlovic, l'ex tecnico granata vinto dalla leucemia nella sua battaglia per la vita durata quasi tre anni e mezzo.
Il ricordo dei tifosi
A poco serve la giustificazione che sui megaschermi dell'Olimpico l'immagine di Sinisa era stata proiettata durante l'amichevole dello scorso 23 dicembre contro la Cremonese. Questa era la prima partita ufficiale dopo la scomparsa dell'allenatore serbo, era la prima gara di campionato dopo la lunga sosta Mondiale e la società avrebbe potuto e dovuto fare qualcosa per omaggiare la memoria dell'allenatore serbo.
I tifosi granata ci avevano già pensato la domenica successiva alla sua scomparsa, esponendo un lungo striscione all'esterno dell'Olimpico, mentre la società si è limitata al minimo sindacale. Anzi, neppure quello.
Stadio ancora semivuoto
E, una volta di più, si deve registrare come la squadra di Juric giochi in uno stadio semivuoto, se si esclude la solita coloratissima curva Maratona, una situazione figlia della scelta di scendere in campo alle 14.30 in un giorno feriale, ma anche la conferma della disaffezione ormai cronica di larga parte della tifoseria nei confronti della società e del presidente Cairo.