Attualità - 11 gennaio 2023, 15:37

Dalla strada alla cucina, sognando il Cambio: agli Asili Notturni corsi gratis per le persone in difficoltà [FOTO e VIDEO]

Il progetto Accademia Solidale mira a dare una possibilità di lavoro a chi oggi non ha una casa, percepisce il reddito di cittadinanza e cerca un riscatto sociale

Dalla strada alla cucina: agli Asili Notturni corsi gratuiti per le persone in difficoltà

Entrare nelle cucine degli Asili Notturni Umberto I vuol dire fare un viaggio tra i gusti e i sapori del pane, della focaccia appena sfornata, ma non solo: nell’aria si respira un senso diffuso di dignità e riscatto sociale. E’ qui, in locali appena allestiti, che partirà a febbraio il primo corso di cucina rivolto a persone in difficoltà: clochard, disoccupati. Persone che vogliono dare una svolta alla propria vita attraverso l’apprendimento di una professione che possa garantire di mantenere loro e le loro famiglie.

Lezioni dallo chef del Cambio per 15 persone in difficoltà

Il progetto Accademia Solidale, avviato grazie al sostegno del Comune di Torino, della Regione Piemonte e della Fondazione Azimut, prevede la formazione gratuita in classe e in laboratorio di 15 persone circa. I partecipanti si diletteranno in cucina, seguiranno le lezioni di docenti rinomati. Uno tra tutti? Matteo Baronetto, chef del Cambio, che metterà a disposizione dei fragili le proprie competenze. E chi lo sa che un giorno, uno degli “allievi” non possa seguirne le orme.

Sergio Rosso, presidente Asili Notturni, racconta il progetto

"Noi lavoriamo con le marginalità, con la povertà" ha raccontato Sergio Rosso, presidente Asili Notturni Umberto I. "Ci rendiamo conto che queste persone, per poter riacquistare una posizione sociale o sicurezza in sé stessi, hanno bisogno di essere accompagnati nel lavoro" ha spiegato. Ecco perché oltre all'assistenza sempre garantita, è necessario accompagnare le persone alla riqualificazione professionale e cercare di dargli un lavoro. Un format già sperimentato con successo: "L'Accademia solidale è cominciata con l'E-Commerce, il primo corso è finito: su 12 persone, 8 hanno trovato un lavoro, 3 stanno facendo gli stage in azienda".

Cirio: "Dare uno strumento ha più valore rispetto a garantire un sussidio"

"Credo molto nello spirito di questo progetto: cercare di valorizzare le capacità lavorative delle persone. Penso sia il metodo migliore per aiutare chi oggi è in cerca di lavoro" ha affermato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. "Quello che conta è dare a tutti la possibilità di un lavoro. Avere un lavoro. E’ un dovere che noi istituzioni abbiamo nei confronti dei cittadini: dare a una persona lo strumento per mantenere se stesso e la propria famiglia, ha molto più valore che garantire un sussidio" è il pensiero del Governatore.

Appendino: "Rete sociale di Torino è straordinaria"

Chi è vicina alla realtà degli Asili Notturni Umberto I è l'ex sindaca Chiara Appendino, che ha vito quel luogo nascere sotto la sua amministrazione: "Faccio i miei complimenti a Sergio Rosso ed a tutto il personale degli Asili Notturni per l'inaugurazione delle cucine di Accademia Solidale. Ricordo con affetto l'intenso lavoro fatto insieme alla Città negli anni e come durante la pandemia la professionalità dei volontari abbia reso possibile allestire in tempi record la struttura di via Ravenna che è stata la prima struttura di accoglienza di famiglie ed adulti in difficoltà organizzata per i casi Covid".

"La rete sociale di Torino si conferma straordinaria e la sua continua evoluzione è un fiore all'occhiello della Città" ha concluso l'ex prima cittadina.

Un modello da estendere oltre Torino

Un vero e proprio modello quindi di riscatto sociale, che Chiara Caucino, assessore alle Politiche per la Casa della Piemonte ha annunciato di voler estendere al resto del territorio. E Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle attività produttive, ha ricordato come siano sempre di più i lavori artigiani abbandonati, ma che meritano di essere riscoperti. Il valore economico e sociale dell'iniziativa è stato condiviso anche da Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Torino, e Gianna Pentenero, assessora al Lavoro di Palazzo Civico.