Motori - 12 gennaio 2023, 08:30

Zero-Motorcycles: la Tesla delle due ruote convince anche i centauri più tradizionalisti

L'opinione di Stefano Mormile

Zero-Motorcycles: la Tesla delle due ruote convince anche i centauri più tradizionalisti

Ormai è chiaro: il futuro è elettrizzante. Talmente elettrizzante che anche i più ostili hanno trovato una ragione. E anche i centauri che hanno la loro bibbia nel romanzo di Pirsig “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, condannano sempre meno l’idea della batteria sulle due 2 ruote.

Pienamente consapevoli della manutenzione della motocicletta, sono i miei amici tutti ingegneri e amanti delle 2 ruote che divido in 3 categorie: Silvio e Antonio e Daniele, Ducatisti che nella Multistrada hanno l’unica religione; Antonio e Davide, Bmwisti che nella GS (Gelande-Sport) trovano la sola ragione di vita; Riccardo, innamoratissimo della meccanica, che ha portato alla mia attenzione la MV Agusta Turismo Veloce definendola “l’unica Ferrari su 2 ruote”. Tutte motociclette per polsi esperti che appagano sempre tutti e 5 i sensi: la vista perché sono belle, l’olfatto perché profumano di olio e benzina, l’udito perché rombano con inconfondibili tonalità, il tatto perché restituiscono sensazioni difficili da spiegare. E il gusto… perché trasmettono a chi le guida, le vive e le ammira un sapore che già oggi sa di leggenda!

Fuori dalle 3 categorie, c’è Ricky, pioniere della mobilità elettrica a 2 ruote e che per questo merita una classifica a parte. Appassionato da sempre di motocicli, a suo agio dentro e fuori dai cordoli, Ricky è il primissimo centauro che si è fatto corteggiare e convincere dalle moto a emissioni zero. Ricky promuove le 2 ruote elettriche dell’americana Zero-Motorcycles nell’unica concessionaria Motorgreen alle porte di Torino. E se necessitate di un paragone automobilistico: Zero-Motorcycles sta alle 2 ruote come Tesla sta alle quattro ruote.

In occasione di Eicma (Milano, 10-13 Novembre 2022), la fiera più visitata dai bikers, Motorgreen con Zero-Motorcycles riscuoteva tanto successo di pubblico. Così tanto che decideva di organizzare una prova su strada unica. Metteva insieme 5 moto, 5 motociclisti e 5 percorsi. Al termine di ogni percorso, i 5 driver si fermavano per scambiarsi impressioni e motociclette e saggiare le qualità di ciascuna due ruote. A questo evento, al quale ho preso parte anch’io per espresso invito di Ricky di Motorgreen (che ringrazio!), ho provato 2 dei modelli di punta di Zero-Motorcycles: la più stradale SR e la più leggera e avventurosa FXE.

Prima di procedere, necessaria una parentesi: i miei lettori e i miei conoscenti sanno che sono legatissimo alle quattroruote. Ma nonostante questo, nel tempo ho posseduto più motociclette che autovetture; e qualche anno fa, in Germania, ho guidato in anteprima la primissima motocicletta elettrica prodotta in serie stupendomi di quanto andasse forte, talmente forte da avermi fatto perdere la testa!

Ma Zero FXE, la motocicletta a zero-emissioni più compatta con cui iniziavo la prova, mi stupiva immediatamente: leggerissima, prontissima e con uno spunto sconosciuto alle sue concorrenti a benzina e pistoni, la FXE mi conduceva docile e felpata anche in terreni lontano dall’asfalto. Dopo i primi 100 metri in sella, mi sembrava di averla sempre guidata tanto era prevedibile e sincera. L’avantreno solido e ben piantato, resta un campione di precisione anche selezionando la mappa sport che concede di più alla coppia; mi toglievo qualche soddisfazione nel percorso saliscendi, curve e rettilinei in totale silenzio. E davanti all’ingresso del Castello di Rivoli scendevo dalla sella con un bel sorriso, e trovavo Ricky – annoiato – che mi attendeva per rimettersi alla guida della frizzante FXE e cedermi la sua SR. Dopo qualche scatto per i social, gli confesso che mi faceva un po' effetto, adesso, salire sulla più grande SR.

Mi faceva effetto perché nell’attesa di iniziare la prova avevo ammirato come un amante questa SR. Tutta lucida, faceva bella mostra di sé rubando la scena a tutto il resto dentro la concessionaria. Quella linea nera così scolpita, incredibilmente bella e seducente, quei particolari color rame appena accennati, avevano immediatamente catturato la mia attenzione, tanto che iniziavo a toccarla ignorando il grosso cartello contenente il divieto!

Dunque un filo emozionato e timoroso poiché immaginavo la SR più pesante di quanto le mie braccia potessero accogliere, montavo in sella. E dopo i primi metri mi innamoravo… notavo un avantreno letteralmente incollato all’asfalto, un confort e una direzione straordinari, un comando dell’acceleratore immediato… e un peso piuma anche da ferma. Ero completamente rapito. E stavo conducendo con la mappa base!

Al terzo semaforo Ricky mi affiancava, smanettava con i comandi dedicati e in 2 tocchi impostava la mappa più sportiva denominata Canyon. Alla prima carezza sull’acceleratore un nuovo, ulteriore entusiasmo mi attraversava: la moto sembrava ancor più leggera e incisiva, scaricava a terra con decisione tutti e 190 Nm di coppia e in un batter di ciglia passavo da 80 a 120 all’ora per effettuare un sorpasso in tangenziale! Il vento che si insinuava sotto alla malchiusa visiera faceva produrre lacrime (di gioia) ai miei occhi, e continuando ad accelerare, in una frazione di secondo mi ritrovavo a velocità impensabili, che mantenevo fin quando avevo ancora sensibilità nelle mani, nude. Ma qualche istante prima di aver completamente gelato tutte le dita, terminava anche la strada… quella stessa strada che rimane sempre un’esperienza troppo breve in sella a questa SR, vista la lunga autonomia assicurata dalle batterie! E i numerosi dettagli tecnici che Ricky è sempre pronto a snocciolare al pubblico che lo vorrà incontrare in concessionaria!

Ma rimane il fatto che al termine della strada mi attendono i 5 motociclisti rientrati prima di me. E proprio con le impressioni di questi centauri – da sempre legati a doppio filo al profumo della benzina e al rumore pistoni – chiudo questo resoconto: Carlo che torna in sella alla sua Multistrada definisce la moto elettrica spettacolare; Sandro, Paolo, Ezio e Gianni, inseparabili dalla loro Bmw GS la definiscono rispettivamente versatile, convincente, entusiasmante, unica. E se lo dicono loro, val la pena provare! E se sarete ancora scettici, state certi: vi ricrederete.

Stefano Mormile

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