Da chi la difende a chi la critica apertamente. Stiamo parlando della puntata di Città Segrete, condotta Corrado Augias, dedicata alla città di Torino.
"Delusione: scontatezza e superficialità" commenta un'utente sui social, "In una puntata penso sia impossibile descrivere una città" aggiunge però un altro.
La puntata andata in onda ieri su Rai3 e disponibile ancora su RaiPlay ha raccontato diversi luoghi della città dala Mole Antonelliana al il Museo Egizio, dal mercato di Porta Palazzo, Parco Dora alle Ogr, lasciando spazio alla collina e ai Murazzi.
Un racconto che non ha convinto soprattutto Augusto Montaruli, presidente della sezione Anpi Nicola Grosa: "Torino merita molto di più.Le lacune sono da matita rossa, caro Augias. Si può parlare di Salgari e non citare De Amicis? Si può raccontare Primo Levi e non gli altri: Pavese, Ginzburg, Carlo Levi, Eco….Le case editrici a partire dall’Einaudi. Si può raccontare la Sindone e non i santi sociali. Oppure non raccontare di un quartiere dove musulmani, ebrei, cattolici e valdesi convivono e collaborano. Anche con la società civile e laica? Cosa rara se non unica di questi tempi".
A spezzare una lancia a favore di Augias ci pensa il consigliere comunale Silvio Viale:
"Per colmare le lacune avrebbe dovuto fare 10 puntate. Da Pietro Micca a Palazzo Campana passando per i santi sociali … Comunque una puntata godibile".