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Attualità | 27 gennaio 2023, 17:23

Giorno della Memoria, la figlia ricorda il papà tornato dal lager: "Mi raccontò della fame, poi tanti silenzi" [VIDEO]

A Torino si è svolta la cerimonia di consegna delle medaglie d'onore per i deportati nei campi di concentramento. Il Prefetto Ruberto: "Ancora più convinto della necessità di ricordare, ripetere e tramandare"

giorno della memoria prefettura

A Torino la consegna delle medaglie d'onore per i deportati nei lager

"Di mio papà ricordo i tanti silenzi, ma mi ha raccontato della fame e del freddo subito, oltre ai maltrattamenti e le botte". E' con gli occhi velati dalla commozione che Caterina Aimoinino ricorda il papà Francesco, a cui oggi è stata regalata la medaglia d'onore concesse con decreto del Presidente della Repubblica, alla memoria di cittadini militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti.

La testimonianza del papà: "Cercavamo le radici da mangiare"

"Papà non voleva assolutamente parlarne. E' arrivato qui che pesava 40 kg, pur essendo alto, stava parecchio male. Aveva un piede rotto" ha spiegato Caterina. Il papà è uno dei sei premiati e pur non potendo più ricevere fisicamente il premio, le sue testimonianze degli orrori subiti scuotono ancora le coscienze: "Non avevano da mangiare: cercavano le radici in pieno inverno, per mettere sotto i denti qualcosa. Ma se venivano scoperti, venivano picchiati".

"Ai ragazzi dico di non odiare mai, di non odiare nessuno. Mio papà non è mai più stato bene, quell'orrore gli è rimasto tutta la vita. E noi figli abbiamo patito con lui i silenzi, le parole mai dette" ha concluso Caterina.

Il Prefetto: "Si rischia di dimenticare"

La cerimonia di consegna delle sei medaglie d'onore è stata officiata dal Prefetto di Torino, Raffaele Ruberto, che ha colto l'occasione del Giorno della Memoria per invitare i cittadini a non dimenticare: "Il rischio è quello dell'oblio, di dimenticare. Sembrerà strano, è stata una tragedia, ma rischiamo di dimenticare perché non essendoci più i testimoni diretti di quel sacrificio che anche nostri connazionali hanno sopportato, c'è una allentamento della memoria".

"Sono ancora più convinto della necessità di ricordare, ripetere e tramandare", ha concluso il Prefetto.

Lo Russo: "Memoria importante, ancora di più in questo periodo"

"Il significato di questa giornata è quello ricordare la tragedia della Shoah e degli orrori portati avanti dal regime nazista e fascista in Italia" ha invece affermato Stefano Lo Russo, sindaco di Torino. "Il Giorno della Memoria vuole simboleggiare una giornata contro ogni forma di discriminazione, violenza e odio, ancora presenti nella quotidianità. Il messaggio va ai giovani: la memoria è sempre importante, ancora di più in un momento difficile e complicato come quello che stiamo vivendo" ha concluso il primo cittadino.

I premiati sono stati: Fiore Francesco, Ganora Luigi, Massari Francesco, Tarantola Michelino, Castagneri Aldo, Aimonino Francesco.

Andrea Parisotto

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