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Economia e lavoro | 06 febbraio 2023, 11:01

I distretti piemontesi "primi della classe": 9 in pagella e viaggiano più veloce del pre pandemia

Da gennaio a settembre 2022 le esportazioni dei nostri territori hanno registrato un valore di 9 miliardi di euro, con un +13,8% sul 2021, ma addirittura un +7,5% sul 2019

Camion tir che porta merci

I distretti piemontesi continuano a migliorare le loro esportazioni

I distretti non si smentiscono mai. Voti alti, anche quando il periodo non sembra il più propizio per fare impresa. Lo conferma l'ultima edizione del Monitor di Intesa Sanpaolo, che registra in 9 miliardi il giro d'affari tra gennaio e settembre, con una crescita del 13,8% rispetto allo stesso periodo del 2021 (+1,1 miliardi di euro in valore) e comunque del 7,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019 (632 milioni di euro), quindi prima del periodo pandemico.

Effetto guerra su Russia e Ucraina

Vanno bene gli scambi commerciali sia verso i mercati maturi (+14,7% rispetto al periodo gennaio-settembre 2021) sia verso i nuovi mercati (+11,6%). Tra i principali sbocchi commerciali le difficoltà e le diminuzioni (a parte la Russia, comprensibilmente), riguardano inevitabilmente anche l'Ucraina, ma anche Croazia e Hong Kong. 

L'andamento, poi, è positivo per quasi tutti i settori: segnali di crescita in dieci casi su dodici. E ben nove sono già sopra i livelli pre-Covid del 2019. Particolarmente bene l'andamento della moda (+28% sul 2021), anche se non è ancora in totale recupero sul 2019. L’Oreficeria di Valenza è invece ancora condizionata dalle politiche dei prezzi delle multinazionali presenti nel distretto. Il Tessile di Biella invece è riuscito a colmare il gap. 

 

Bene i settori del cibo e del gusto

L’andamento sui mercati esteri dei distretti agro-alimentari piemontesi, rispetto ai primi nove mesi del 2021 (+8%) e ai primi nove mesi del 2019 (+28,1%), è positivo. L’unico punto di attenzione riguarda il distretto della Nocciola e frutta piemontese, che ha registrato un calo delle esportazioni rispetto ai primi nove mesi del 2021(-19,6%) legato ai danni causati alle produzioni dal maltempo. 

Le esportazioni della meccanica distrettuale piemontese sono in crescita (+8,1%). Anche se ancora sotto i livelli di export 2019: le Macchine utensili e robot industriali di Torino del -26,6% (in calo anche rispetto al 2021 del -4,2%), e i Frigoriferi industriali di Casale Monferrato del -1,7%. Hanno invece superato i livelli pre-pandemici le Macchine tessili di Biella (+28,8%) e la Rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia (+19%).

 

Rimbalzano i poli tecnologici

I poli tecnologici piemontesi hanno chiuso i primi nove mesi 2022 con un rimbalzo del +70,8%, nettamente superiore rispetto all’aumento dell’export dei poli tecnologici italiani (+19,7%). Anche il gap rispetto ai livelli di export dei primi nove mesi 2019 è stato abbondantemente colmato (+61,7%). Entrambi i poli hanno mostrato una crescita intensa: +10,9% per il Polo ICT di Torino e +132,4% per il Polo aerospaziale del Piemonte, quest’ultimo protagonista di un vero e proprio balzo. 

"Nei primi nove mesi del 2022 i distretti piemontesi si confermano competitivi - commenta Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna Intesa Sanpaolo -. Poche le eccezioni, ma con chiavi di lettura precise e differenziate. Il 2023 sarà un anno più complesso rispetto al precedente. Tuttavia, il quadro generale presenta alcuni segnali incoraggianti, dall’andamento dell’inflazione, al calo delle quotazioni dei metalli industriali e del gas naturale. Quello che notiamo a livello regionale è l’aumento di operazione straordinarie che consolidano interi settori, come nel tessile biellese. Ed anche l’interesse di player ed investitori stranieri rispetto alle nostre produzioni d’eccellenza, per esempio per il manifatturiero più innovativo. In questo momento è fondamentale che le imprese capiscano come inserirsi al meglio nel circolo virtuoso innestato dai fondi del PNRR. Per questo abbiamo creato la piattaforma Incent Now, attraverso la quale aziende grandi e piccole possono accedere ai bandi disponibili e ricevere consulenza nella presentazione dei progetti. La prospettiva è anche di beneficiare delle risorse aggiuntive che Intesa Sanpaolo ha stanziato attraverso un piano da 410 miliardi, di cui 270 per le imprese".

Massimiliano Sciullo

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