Durante la settimana scorsa abbiamo assistito a una ripresa dello yen nei confronti della valuta di confronto principale, il dollaro statunitense.
Per seguire i mercati e riuscire sempre a comprendere i mutamenti dei valori e delle azioni, Brokerschart è un’ottima risorsa, che aiuta gli investitori a scegliere con attenzione dove investire il proprio capitale.
Ben conoscendo così il valore delle azioni e degli spostamenti di potere tra le diverse nazioni, si può vedere come lo yen sia al momento diverso dal resto delle valute asiatiche. Nonostante infatti la situazione non propriamente rosea per i mercati asiatici, questo incremento del valore dello yen è stato dettato da una specifica affermazione, effettuata da alcuni agenti governativi che hanno annunciato come Kazuo Ueda, economista giapponese, potrebbe tecnicamente diventare il nuovo governatore della Bank of Japan.
Tuttavia, questo evento è stato praticamente isolato, con una discesa repentina della valuta giapponese quando Ueda ha annunciato che la Bank of Japan sarebbe rimasta sul sentiero tracciato, quindi scongiurando il “pericolo” di un approccio molto più aggressivo, che il pubblico si sarebbe aspettato dalla sua figura. Lo yen quindi è passato a essere scambiato da 129,8 a 130,9, una discesa lieve ma comunque da prendere in considerazione.
A tal proposito, molti sono i broker che possono permettere ai trader di approfittare di queste modifiche di valore sui mercati, per esempio Freedom24, che permette dia gire su azioni, indici, materie prime e anche sul mercato Forex.
Una situazione ancora poco chiara
Tornando alla situazione giapponese, la Bank of Japan aveva sorpreso i mercati lo scordo dicembre quando ha aumentato il cap sui bond governativi a 10 anni, passando dallo 0,25% allo 0,5%. Momento a partire dal quale gli investitori si sono domandati se la Bank of Japan avrebbe aumentato i tassi di interesse, tuttavia ciò non è avvenuto.
Il governatore appuntato della Bank of Japan, Masayoshi Amamiya, è il favorito per la posizione di governatore ma ha declinato l’offerta. La direzione della BOJ è ancora poco chiara e questa dipenderà enormemente dalle negozioazioni che il nuovo governatore intraprenderà. Per scoprire tutti i migliori broker e seguire gli eventi legati all’aumento o diminuzione di valore delle azioni, potete sfruttare il portale brokerschart.it.
Le valute asiatiche
Gran parte dei paesi emergenti dell’Asia sta andando incontro a tempi difficili, a causa della corsa del dollaro statunitense. La scorsa settimana è stata chiusa in perdita e le azioni nell’area si sono spostate verso mercati a basso rischio. La rupia indonesiana è calata dello 0,3%, e anche il peso filippino ha avuto una contrazione al ribasso dello 0,1%.
Il baht thailandese ha avuto la peggior settimana da due anni a questa parte e anche il ringgit malaysiano ha perso lo 0,4%, seguendo la curva discendente che aveva già intrapreso. Secondo gli ultimi rapporti, il GDP della Malaysia dell’anno scorso è stato maggiore rispetto a quello del 2021, tuttavia la banca centrale ha mantenuto i tassi di interesse immutati a gennaio, una mossa che ha sorpreso i mercati ma che non dovrebbe stupire se consideriamo l’attenzione posta nel tentativo di evitare un periodo di recessione dopo quattro aumenti dei tassi nel 2022.