Come per ogni grande città, anche sull’origine del nome di Torino ci sono diverse teorie. Quella più accreditata dagli studiosi afferma che il nome Augusta Taurinorum derivi dalle popolazioni celto-liguri ed in particolare dal termine Thor che, nella loro lingua, significava monte. Un’altra, sostiene che i Taurini, gli abitanti della città, fossero abili allevatori di tori.
Ma anche per Torino esiste un “c’era una volta...". In questo caso, c’era una volta un piccolo villaggio nei pressi del Padus (l’antico Po). Si narra che nei boschi confinanti col villaggio vivesse un drago che incuteva terrore tra quella gente, sputando fuoco e fiamme con cui mieteva vittime e incendiava case. Gli abitanti del piccolo villaggio, per provare a sconfiggere il drago coinvolsero un toro dal pelo rosso, il più massiccio e forzuto che avessero a disposizione. Ma prima di condurlo in battaglia, gli dettero un misto di vino e acqua che lo rese indomito.
Così, con questo aiuto, il toro riuscì a sconfiggere a suon di incornate il suo nemico, salvando così il paese dalle sue grinfie, e morì poco dopo il combattimento. La popolazione del villaggio, per rendergli omaggio, lo aggiunse al novero degli dei di riferimento per chiedere aiuto e protezione nelle difficoltà; inoltre, ribattezzò il villaggio con il suo nome e usò la sua sagoma come simbolo sul suo stendardo. Tuttora, il toro rosso è il simbolo del capoluogo piemontese.
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lunedì 11 novembre
domenica 10 novembre