I gravi episodi di violenza, i danneggiamenti e gli atti di vandalismo urbano commessi durante la manifestazione anarchica di sabato 4 marzo 2023 a Torino approdano in Consiglio regionale.
L’aula di Palazzo Lascaris ha approvato stamane l’ordine del giorno presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Bongioanni, con cui l’Assemblea regionale condanna fermamente gli atti di violenza urbana, esprime solidarietà agli agenti di polizia feriti durante gli scontri e alle istituzioni di ogni ordine e grado coinvolte e impegna la Giunta regionale a costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario, devolvendo l’eventuale risarcimento ai soggetti danneggiati, e ad attivarsi su punti precisi per far sì che episodi simili non si ripetano.
"Con questo documento – spiega Bongioanni - chiediamo in particolare che la Regione Piemonte concerti con la prefettura e il Ministero dell'Interno un rafforzamento dei controlli ai valichi di frontiera e nelle aree di filtraggio in occasione di raduni e cortei al fine di prevenire la presenza di elementi di particolare violenza provenienti da paesi esteri, come accade ogni volta in queste circostanze. Fratelli d’Italia chiede che si rafforzi la cooperazione con Europol e Interpol al fine di facilitare lo scambio di dati e informazioni circa i soggetti più a rischio. E infine chiediamo che la Regione Piemonte si costituisca parte civile contro gli autori degli atti vandalici commessi durante il corteo di sabato 4 marzo, con l’impegno di devolvere ai commercianti e imprese danneggiate i risarcimenti che dovessero essere riconosciuti in sede giudiziale".
Quanto accaduto in tale circostanza contraddice infatti in modo aperto il diritto di manifestazione pacifica e senz’armi garantito dall’articolo 17 della Costituzione. "Quello che è accaduto a Torino contraddice apertamente quanto tutelato dalla Costituzione. Nel corteo di Torino – ricorda Bongioanni – erano presenti elementi armati di sassi, bombe molotov, maschere antigas, martelli, petardi, liquido infiammabile con episodi di vandalismo e danneggiamento verso negozi, attività commerciali e auto: beni e imprese nelle quali tanti commercianti e semplici cittadini investono con sacrificio le proprie risorse e dedicano il proprio lavoro. Gli scontri fisici con le forze dell'ordine hanno visto due poliziotti feriti, un operatore del reparto mobile di Milano colpito a una gamba da una bomba carta e un’operatrice della polizia scientifica raggiunta alla mano da una bottiglia di vetro scagliata da alcuni dimostranti. A loro va la nostra piena e incondizionata solidarietà".
È necessario mostrare rigore e fermezza verso chi si macchia di tali atti delinquenziali, mantenendo l'unità delle istituzioni di fronte a minacce di elementi violenti che mascherano la loro attività criminogena sotto l'ombrello del legittimo diritto a manifestare garantito dalla Costituzione. Vi è, infatti, il rischio, ad oggi non escluso dagli inquirenti, che possa esserci una saldatura tra due mondi storicamente divisi come l'anarchia e l’antagonismo.
Di qui la richiesta da parte di Fratelli d’Italia di un cambio di passo nelle politiche di controllo e contrasto. Bongioanni: "È noto come il mondo facente capo agli anarco-insurrezionalisti legati alla Federazione Anarchica Informale si avvalga anche di elementi di rinforzo provenienti da altri paesi europei, come Francia, Germania, Grecia, che hanno dimostrato di poter colpire obiettivi anche al di fuori dell'Italia. Tramite un rafforzamento della cooperazione con Europol e Interpol si potrebbe arrivare a ridurre la presenza di tali elementi sul territorio italiano e prevenire tali presenze nelle manifestazioni, riducendo così il numero di persone dedite ad atti delinquenziali".
“Si predispongano tutti gli atti necessari perché la Regione Piemonte si costituisca parte civile nei procedimenti contro i soggetti rinviati a giudizio, e responsabili dei gravi disordini e danneggiamenti avvenuti sabato a Torino”, è quanto ha chiesto il Presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia.
“Sabato si è esagerato, non è tollerabile ciò che è successo. Si è devastata una parte di città. E questo scempio deve essere condannato da parte di tutti, senza distinzioni e divisioni. E' doveroso dare la nostra più ampia solidarietà alle forze dell'ordine e agli operatori commerciali. Chi ha danneggiato paghi e chieda scusa alla città di Torino e a tutto il Piemonte. Con questo documento chiediamo, inoltre, concertando con il Governo e la Prefettura, l’applicazione della disciplina che impedisca preventivamente lo svolgersi di manifestazioni che minano tutti i criteri di sicurezza per la città ed i cittadini”, ha spiegato Allasia.
“La Lega vota convintamente a favore degli ordini del giorno di condanna delle devastazioni anarchiche di sabato e di solidarietà alle forze dell’ordine. Il nostro è un movimento che nella sua storia ha fatto centinaia di manifestazioni. Ma mai e poi mai si è macchiato dei crimini ai quali abbiamo dovuto assistere nel centro di Torino. Crimini commessi ai danni di piccoli commercianti e partite Iva da parte di delinquenti che ora devono essere messi in galera. Con questo voto noi confermiamo quindi la nostra vicinanza alle forze dell’ordine e alla gente onesta e, dopo aver visto scene di puro terrorismo, chiediamo anche lo sgombero dei centri sociali, dove illegalità e delinquenza sono di casa”, ha dichiarato il capogruppo Alberto Preioni a nome di tutti i consiglieri regionali della Lega Salvini Piemonte.
"I Moderati sono a favore di qualsiasi iniziativa a favore delle vittime della violenza inaccettabile e ingiustificabile di sabato scorso a Torino che hanno danneggiato anche uno dei simboli della Città, il Santuario della Consolata. Accogliamo quindi positivamente la proposta di destinare al rimborso dei danni subiti da cittadini e, in particolare, dai commercianti, eventuali risarcimenti provenienti dalla costituzione di parte civile delle istituzioni nel processo contro coloro che verranno identificati come probabili responsabili", ha dichiarato il capogruppo Silvio Magliano. "La scelta di questo pomeriggio da parte del Consiglio Regionale è un primo passo".