Sanità - 16 marzo 2023, 14:26

Nuovo ambulatorio all'ospedale Amedeo di Savoia: si cura il long-Covid

E' affetto da questa patologia chi continua ad avere sintomi anche 4 settimane dopo aver contratto il Covid. Tra i sintomi più frequenti la "nebbia mentale" e la perdita di olfatto e gusto, oltre a quelli respiratori

Nuovo Ambulatorio Long-COVID all'ospedale Amedeo di Savoia, istituito nell’ambito di una collaborazione sperimentale con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Si parla di Long-COVID quando dopo più di quattro settimane dall’infezione da SARS-CoV-2, alcuni sintomi persistono, nonostante la negativizzazione del test diagnostico per COVID-19. La possibilità che i sintomi durino nel tempo non sembra essere collegata a quanto si è stati male durante l'infezione. Può anche succedere che persone che hanno avuto una forma lieve di COVID-19 possano sviluppare problemi a lungo termine.

Tra i sintomi più frequenti viene riportata la stanchezza e la “nebbia mentale”, ovvero problemi di memoria e difficoltà a concentrarsi, la perdita dell’olfatto e del gusto e sintomi respiratori e cardiologici. Importanti sembrano essere le conseguenze neurologiche (cefalea, ansia e stress, oltre alle difficoltà di concentrazione e attenzione) e cardio-respiratorie (dolore al petto, tachicardia e palpitazioni, dispnea e tosse persistente). Non è ancora chiaro se tutto ciò sia conseguenza di un danno esercitato direttamente dal virus contro uno o più organi, o dalla risposta immunitaria innescata sempre dal virus, ma poi “deviata”, trasformata cioè in una sorta di autoimmunità contro organi e tessuti.

I fattori che favoriscono il rischio di sviluppare Long-COVID sembrano essere: l’età avanzata, il sesso femminile l’obesità e l’ospedalizzazione. Questa condizione può lasciare strascichi anche a distanza di mesi e apportare effetti debilitanti, che possono interessare più organi e funzioni, sia nei pazienti anziani, sia nei pazienti più giovani. Importanti sembrano essere anche le conseguenze neurologiche e cardio-respiratorie, sia nei pazienti anziani che più giovani.

Nonostante il vasto impatto sulla popolazione e sebbene sia stata riconosciuta come una entità clinica specifica, le conoscenze sul Long-COVID sono tuttora scarse e oggetto di numerose indagini. Lo studio che l’Ospedale Amedeo di Savoia, insieme all’ISS, hanno deciso di condurre, ha lo scopo di dare una prima e pronta risposta a coloro che patiscono le conseguenze a lungo termine dell’infezione da SARS-CoV2 e svolgere un’azione di sorveglianza nei confronti dei pazienti affetti da Long-COVID.

L’attività prevede un monitoraggio nel tempo della stato di salute e il ricorso ai servizi sanitari, attraverso la valutazione delle condizioni cliniche attuali e la raccolta di informazioni relative alla  malattia COVID-19. L’ambulatorio Long-COVID è aperto il Giovedì mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00, presso il Padiglione B dell’Ospedale Amedeo di Savoia. Collaborano all’interno infettivologi, pneumologi, cardiologi, neurologi e fisiatri dell’ASL Città di Torino.

È possibile accedervi per un consulto attraverso impegnativa del Medico di Medicina Generale con dicitura “visita infettivologa”. Le prenotazioni vengono effettuate dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 15:00, telefonando al numero 0114393900.

comunicato stampa