Sembra non aver fine il botta e risposta a distanza tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, i sindacati della sanità e il Pd.
Il Governatore, durante l’inaugurazione di due nuovi macchinari ad alta tecnologia al Mauriziano, ha difeso l’operato della Regione in termini di assunzioni nella sanità pubblica: “Stiamo recuperando in un anno di tempo quello che è stato tagliato in 10 anni del passato: perché questa è una Regione in cui quando un medico andava in pensione non veniva sostituito. E lo stesso valeva per gli infermieri e le altre figure professionali”.
Cirio: "Stiamo recuperando il tempo perduto"
Quello che Cirio va ripetendo come un mantra è poi il contesto che ha caratterizzato gli ultimi anni: “Noi siamo arrivati nel 2019, dopo cinque mesi è arrivato il Covid ma dopo due anni e mezzo di pandemia ora ci mettiamo a riassumere. Lo stiamo facendo”.
“Il saldo nel 2022 - ha ricordato il Governatore - è positivo, con 1.000 persone in più complessive nella sanità piemontese. Abbiamo stabilizzato tutto il personale che la legge ci consentiva di stabilizzare, cioè quello assunto durante il Covid che oggi diventa personale fisso della nostra Regione”.
“Sappiamo che la strada è ancora lunga e che dobbiamo continuare a lavorare insieme” ha promesso il presidente della Regione Piemonte.
Valle-Gallo (Pd): "Numeri fantasiosi"
I consiglieri regionali del Pd Daniele Valle e Raffaele Gallo, però, contestano le affermazioni del Governatore: "Anche oggi il presidente Cirio vola di fantasia sui numeri del personale sanitario. Oggi vanta un saldo positivo di 1000 assunzioni sul 2022 (siamo già a più 50 rispetto a venerdì scorso, niente male!). Come sia stato possibile assumere 1000 persone in più, spendendo 50 milioni di euro in meno, è un mistero".
"I numeri dicono che nel 2022 il saldo è negativo di 1003 unità: 218 medici, 401 infermieri, 90 OSS e 296 amministrativi in meno e 2 tecnici in più. Se vogliamo contare pure gli assunti a tempo determinato superiori a un anno, si migliora di poco, siamo a meno 642: 136 medici, 238 infermieri, 29 OSS, 258 amministrativi in meno e 19 tecnici in più. Il personale da assumere quindi c’è, lo dimostra il continuo ricorso al personale a tempo determinato (e ai gettonisti) - proseguono i due esponenti dem - E lo dimostrano le differenti prestazioni delle aziende, con alcune che riescono a assumere. Questi sono numeri che ci hanno fornito le Aziende sanitarie, una per una, su carta intestata e tramite PEC: documenti che siamo pronti a mettere a disposizione insieme a una calcolatrice. E che coincidono, guarda che caso, esattamente con la stima dei sindacati: 50 milioni di risparmio comportano 1000 dipendenti in meno".
"Agli annunci e alle bugie di Cirio ci possiamo ormai abituare, non ci rassegneremo però al peggioramento dei servizi sanitari, al soffocamento della sanità pubblica, alle discriminazioni economiche dei malati. È ora che il Piemonte si dia una mossa", concludono Valle e Gallo.