Francesca Woodman nasce il 3 aprile 1958 a Denver in Colorado, USA Cresciuta e formatasi tra gli Stati Uniti e l'Italia, vive un’adolescenza burrascosa tra Roma e New York.Scopre la fotografia molto giovane, sviluppando le sue prime foto a soli 13 anni, in bianco e nero e quasi sempre con sé stessa come protagonista. Con il passare degli anni, Francesca Woodman scopre di amare la fotografia e decide di iscriversi alla Rhode Island School of Design (RISD) di Providence, Rhode Island. Sperimenta fino all’estremo unendo surrealismo e realismo, Man Ray, Florence Henri, Claude Cahun, Bill Brand, sono solo alcuni dei nomi che hanno influenzato il suo lavoro. Francesca si toglie la vita a New York il 19 gennaio 1981a soli 23 anni.
Per molti il suo tragico destino è codificato nelle sue fotografie, per altri è nascosto in esse.
The Woodmans è il documentario diretto da C. Scott Willis che approfondisce la storia di questo dramma. Comprende interviste ai genitori e persone a lei vicine e anche alcuni dei suoi lavori meno conosciuti, che cominciavano già a rivelare il suo tormento, l’uso di droghe, la sofferenza di vivere.
Sconosciuta in vita, Francesca Woodman divenne celebre nel 1986, cinque anni dopo la sua morte, grazie alla prima mostra a lei dedicata al Wellesley College di Boston.
Ci ha lasciato in eredità circa 10.000 negativi e oltre 800 stampe e solo una parte è stata pubblicata. E’ considerata un simbolo del surrealismo femminile: a differenza degli uomini, le donne di questa corrente culturale ritraggono spesso se stesse.
Qui sotto possiamo ammirare uno dei suoi autoscatti più celebri, in cui sembra voler sfidare le leggi di gravità sollevandosi da terra con un semplice gesto, quello di alzare le braccia e reggersi allo stipite di una porta.
“L’unico problema è che il mondo dell’arte qui ti dimentica se vai via cinque minuti”, aveva scritto nei suoi diari.
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