Federico Bagnasco e Carlo Pestelli in concerto venerdì 21 aprile alle ore 21.30 al Folk Club sulle note di Georges Brassens tradotte dall'amico Fausto Amodei.
I due hanno suonato insieme in molte occasioni, in Italia e all’estero: dal festival di Radicondoli, per volontà del suo direttore artistico Luciano Berio, al concerto per i sindacati del primo maggio in piazza San Carlo a Torino e anche in un ciclo di concerti in Spagna organizzato dall’Istituto italiano di cultura di Madrid.
Il loro ultimo concerto insieme, presso l’Accademia della musica di Pinerolo, risale all’ottobre del 2012 ed era intitolato “Tutte le lingue di Brassens” quando Fausto annuncia il ritiro dalle scene.
Oltre a tante celebri canzoni come “Il tarlo” o “Qualcosa da aspettare”, rimanevano seminascoste le sue meravigliose traduzioni in italiano e in torinese di alcuni classici di Brassens: un vero peccato se il pubblico ne fosse rimasto all’oscuro. Così l’infaticabile Valter Colle di Block Nota decide nel 2020 di riversare su digitale una registrazione di Fausto del 1990, contenente 23 traduzioni. È un prezioso documento artistico in cui la maestria traduttivo-interpretativa del decano dei cantautori italiani è al servizio dell’artista italofrancese che folgorò il giovane Amodei nei primi Sessanta, allorché il promettente architetto-pianista invaghito del Romanticismo austriaco si convertì alla chitarra per emulare tonton Georges. Dal 1990 ad oggi passano oltre trent’anni, durante i quali di tanto in tanto Fausto torna a quella folgorazione giovanile e traduce ancora qualche brano del suo amato autore. Nasce così il disco “atto secondo”, più snello del primo, ma con la stessa ambizione, ovvero far luce dei perigli ritmico-poetici che lo scalatore Fausto ha oltrepassato per raggiungere altre e inesplorate vette del massiccio brassensiano.
Disco secondo in cui Federico Bagnasco e Carlo Pestelli prestano voce e strumenti all’amico maestro.
Per info: www.folkclub.it