Attualità - 25 aprile 2023, 07:20

25 verde: il polmone green, una "casa-foresta" nel cuore di Torino

Caratteristiche e curiosità su questo particolarissimo edificio del capoluogo piemontese

25 verde: il polmone green, una "casa-foresta" nel cuore di Torino

Quanti di noi, almeno una volta nella loro infanzia, hanno sognato di poter avere una casa sull’albero? E quanti lo hanno potuto realizzare davvero? Chi risiede presso il 25 verde può dire di esserci riuscito.

Situato a pochi passi dal parco del Valentino e dal centro storico Fiat (museo torinese che espone mezzi di trasporto ed elettrodomestici a marchio Fiat, oltre a ricostruzioni di parti del processo produttivo ed a manifesti e bozzetti pubblicitari) e precisamente in via Chiabrera 25, tale edificio è frutto del rispetto dell’ambiente e delle risorse che lo compongono.

Esso, infatti, ideato dall’architetto torinese Luciano Pia nel 2007 ed inaugurato nel 2014, è il primo esempio, insieme al bosco verde di Milano, di bioarchitettura ecosostenibile, ossia di costruzioni che hanno, come obiettivo principale, la salvaguardia dell’ambiente e il benessere psicofisico delle persone, tramite l’utilizzo di materiali ecosostenibili, di risorse naturali ed anche di pratiche volte al risparmio energetico.

Inoltre il 25 verde, al pari di un qualsiasi ecosistema, è estremamente vario e mutevole a seconda della stagionalità. Si compone infatti di 63 unità abitative, ciascuna dotata di due terrazzi e totalmente diverse le une dalle altre, potendo vantare di diverse metrature e di soffitti la cui altezza varia dai 2,5 agli 8 metri a seconda dei piani.

L’edificio nel suo complesso occupa un’area di 7.500 metri quadri ed ha una struttura portante in acciaio corten (una specifica lega avente elevata resistenza metallica ed alla corrosione) lavorato in modo da assumere sembianze fitomorfe, che si intrecciano con la vegetazione presente.

Si parla, infatti, di quasi 200 alberi ad alto fusto (tra i 150 presenti sulle terrazze e i 50 piantati nel terreno condominiale in comune), principalmente specie decidue.
Le facciate sono interamente rivestite con scandole di larice, anch’esse ad evocare la conformazione dei fusti degli alberi.

Secondo quanto affermato dal suo ideatore, infatti: “L’edificio ha strutture in acciaio come alberi di una foresta, piante che immergono le loro radici in terrazzi dai profili irregolari, specchi d’acqua attraversati da passerelle. E sui tetti, rigogliosi giardini. L’intera costruzione è concepita come una sorta di foresta abitabile, una casa sugli alberi come quella che tutti i bambini sognano e, talvolta, costruiscono”.

La presenza di una tale ampiezza di vegetazione garantisce il rilascio di 150.000 litri di ossigeno all’ora e l’assorbimento della medesima quantità di anidride carbonica. Inoltre, essa consente il riassorbimento delle polveri sottili e protegge dall’inquinamento acustico.

Elementi in comune con l’omologo milanese sono l’utilizzo della pompa di calore, l’isolamento “a cappotto”, la protezione dall’irraggiamento solare diretto ed il recupero delle acque piovane utilizzate per l’irrigazione delle piante presenti, tutte pratiche che consentono di ottenere efficientamento energetico ai fini di un impatto sostenibile.

Insomma, il 25 verde è una piccola oasi nella quale chiunque desidererebbe vivere, anche solo per un giorno.

Federica De Castro