Attualità - 18 maggio 2023, 12:40

SalTo23, la pioggia non spegne l'euforia. Trionfo per Lagioia: “Per 5 giorni e 5 notti Torino è capitale mondiale della cultura” [FOTO]

Il taglio del nastro con le autorità tra cui il presidente del Senato, La Russa e il ministro della Cultura Sangiuliano: “Un evento che deve e può ospitare ogni diversità di contaminazione e di incontro”. Commosso il pensiero per l'Emilia Romagna

Il ministro Ignazio La Russa all'inaugurazione del Salone del Libro 2023 con le altre autorità

Si apre sotto la pioggia la 35esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. A presenziare all’inaugurazione anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa, “Il logo con tutti i colori è da non dimenticare, questo Salone deve e può ospitare ogni diversità di contaminazione e di incontro. Solo dall’incontro e dall’assenza di steccati che nasce il dialogo e la pace. La cultura è alla base della pace. Lavoreremo per una pace giusta in Europa. Oggi c’è un gruppo minoritario di giovani che legge e una stragrande maggioranza che non legge. Il Salone penso che possa affrontare questo tema con tutta la sua filiera”.

Il ministro della Cultura Sangiuliano: "Libro, strumento fondamentale"

Insieme alla seconda carica dello Stato, il Ministro della Cultura della Repubblica Italiana Gennaro Sangiuliano. “L'industria culturale per una nazione come l'Italia è fondamentale, io sono un grande appassionato di libri, ne ho collezionati tantissimi. Sono felicissimo di essere al Salone del Libro, è uno strumento di crescita spirituale, interiore, per ciascuno di noi: si diventa migliori cittadini quando si ha la capacità di leggere. La lettura è un fatto di crescita morale per ciascuno di noi. La raccomando tantissimo ai giovani. Presenza della seconda carica dello Stato dimostra l’importanza del libro. La circolazione delle idee non ha steccati. Sono convinto del valore fondamentale del libro e della cultura”.

Interpellato, poi, sulla vicenda dei vertici del Salone che ha tenuto banco nelle scorse settimane, Sangiuliano ha osservato: “noi non facciamo parte della governance del Salone del libro, è una questione che appartiene a chi è proprietario del marchio, alla Regione e al Comune. Se un domani si dovesse pensare a un nuovo strumento giuridico, ce ne faremo carico”.

Mentre sulla legge per l’editoria ha aggiunto: “Stiamo lavorando su due progetti uno quello contro lo spopolamento nei centri storici delle librerie, con un equo canone librario per agevolare le librerie affinché i luoghi della memoria e della cultura siano salvaguardati. L’altro è quello di poter finanziare under 30 e under 35 che vogliano aprire una libreria nella loro città”.  

L'Albania come Paese Ospite

Torna al Salone il Paese ospite a rappresentarlo durante l’inaugurazione, il Ministro della Cultura della Repubblica d'Albania Elva Margariti: “Da noi, il posto quasi sacro accanto al focolare è sempre riservato all’ospite, io mi sento al caldo qui come Paese ospite. Questa è un’occasione per mostrare l’Albania letteraria ai nostri fratelli italiani. Per noi questa è una tappa molto importante lungo un cammino di avvicinamento alla famiglia europea cui apparteniamo da sempre”. 

Cirio: "Un abbraccio e un pensiero all'Emilia Romagna e a Bonaccini"

Il pensiero di Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, è andato subito all’emergenza in Emilia Romagna: “Giornata di festa perché inaugura uno dei momenti più belli della nostra città. Come presidente non posso però cominciare questo saluto se non ricordando Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna, perché la solidarietà sabauda ce l’abbiamo nel cuore, non riusciamo a far festa se qualcuno è in difficoltà. La solidarietà si fa con i fatti oltre 100 uomini e 30 mezzi della protezione civile per aiutare i nostri fratelli emiliani”. 

Lo Russo: "Contento ci sia il Governo, ma non è questione di colore politico"

Nessuno vince le battaglie da solo, è più bel messaggio che possiamo dare all’iniziativa culturale più importante del nostro Paese - ha aggiunto Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino -. Mi è stato chiesto, quanta destra c’è oggi? Sono contento che ci sia il governo e la città per quanto ci riguarda c’è il Governo, la Regione e la Città non c’è un colore politico. Fondamentale per noi la cultura del libro. Stiamo affrontando tante emergenze quella climatica, le migrazioni, la crisi energetica, il conflitto in Europa. Fondamentale è promuovere la cultura, significa essere un Paese civile”. 

"Sarà un'edizione memorabile". Trionfo per Nicola Lagioia

Sarà un’edizione memorabile. Record? Chi l’osa, non è importante, importa che sia unica - ha esordito Giulio Biino, presidente Fondazione Circolo dei Lettori -. Nicola è stato un capitano coraggioso, che è entrato in un momento complesso, oggi ci fa attraversare lo specchio per andare ancora una volta oltre”. 

E una pioggia di applausi ha salutato Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro al suo ultimo mandato: “Il primo giorno del Salone sono sempre emozionato è il giorno in cui arrivano tutti quanti. Abbiamo appena inaugurato lo spazio dei ragazzi, c’è l’emozione di ogni anno. Certo, l’emozione del primo anno è ineguagliabile. Al Salone si segue la regola del Buon Vicino, si viene per qualcuno e poi vedi un altro autore che ti interessa. Questa è la magia del salone. Per cinque giorni e cinque notti il Salone trasforma Torino in capitale mondiale della cultura. Il salone ha dato risultati migliori di anno in anno. Sono aumentati i visitatori, gli espositori, i metri quadri. Lasciare a un’istituzione molto più forte di come l’hai trovata penso sia l’ambizione di chiunque. La promozione della lettura appartiene a tutte le società civili. Indice di crescita culturale e spirituale”.

Questo è il luogo per il commercio del libro, un Salone che è quasi raddoppiato passando da 64 mila a 115 mila di oggi. Dopo la pandemia torniamo ad avere un Paese e una regione ospite e parlando di regioni, un grande abbraccio dal Salone va all’Emilia Romagna”, ha concluso Silvio Viale, presidente di Torino, Città che legge. 

Chiara Gallo e Andrea Parisotto