Attualità - 21 maggio 2023, 18:18

“Il nome della rosa” a fumetti: al Salone del libro arriva l'impresa firmata Milo Manara

Il maestro del disegno erotico ha realizzato la trasposizione del capolavoro di Umberto Eco allontanandosi dall'immaginario visivo del film: “Il mio Guglielmo di Baskerville è Marlon Brando”

“Il nome della rosa” a fumetti: al Salone del libro arriva l'impresa firmata Milo Manara

Un grande classico della letteratura italiana adattato a fumetti? Chi poteva realizzarlo, se non uno dei maestri italiani del disegno? Ed è proprio quello che ha fatto Milo Manara, vero e proprio mito del disegno erotico, realizzando l'ambiziosa trasposizione a fumetti del capolavoro di Umberto Eco “Il nome della rosa”, presentata oggi al Salone Internazionale del Libro a Torino.

Un'impresa firmata Milo Manara

“Il nome della rosa” a fumetti è una vera e propria impresa firmata Manara: “La proposta – ha ammesso – mi ha subito tramortito, perché io ero solo uno dei milioni di lettori di Eco nel mondo. Chi apprezza la mia arte, contemporaneamente, non lo fa per i miei disegni di monaci. non ero così a mio agio nel testo, anche se gli episodi più poetici sono quelli in cui le donne sono protagoniste. La parte difficile del lavoro ha riguardato i tagli nel testo: è stato come scarnificare una montagna facendo di tutto per farla restare in piedi”.

Un immaginario visivo diverso

Per rendere l'opera unica e accattivante, Manara ha scelto anche uno stratagemma particolare: “Ho voluto sostituire - ha spiegato – un immaginario figurativo visivo così forte come quello del film, con la presenza potente e carismatica di Sean Connery. Il mio obiettivo, per tutta la durata di lettura del libro, è stato quello di farlo dimentica sostituendolo con un protagonista che avesse i requisiti fisici descritti da Eco nel testo, tra cui il naso aquilino e lo sguardo penetrante: per questo, il mio Guglielmo di Baskerville è ispirato al Marlon Brando di Ultimo Tango a Parigi, figura di pari potenza e carisma”.

Le peculiarità del disegno nel fumetto

In chiusura, Manara ha dedicato una battuta allo stile di disegno utilizzato nel fumetto: “Chiudendo un libro a fumetti – ha concluso – si deve dire che bella storia e non che bravo disegnatore. Per questo, la rappresentazione dei soggetti deve essere il più efficace possibile per servire la storia e il racconto, facendo sì che non accada il contrario”.