Le forti piogge che hanno interessato nei giorni scorsi Pinerolese e Saluzzese hanno riportato l’acqua che da tempo mancava nei torrenti: dopo quasi sei mesi di secca, anche la storica fontana ‘romana’ di Cavour ha ripreso a sgorgare.
La fonte fu costruita nel 1829 nel probabile luogo dove una sacerdotessa della dea romana Drusilla, Attia, fece costruire una piscina duemila anni fa, come testimoniato dalla sua lapide ora custodita al Museo di Antichità di Torino.
Era credenza popolare che l’acqua di questa fontana, per la sua particolare leggerezza, avesse proprietà benefiche; nel 1960 fu inviata a Oropa, insieme a quella di fonti da tutto il mondo, per l’abluzione delle mura nella consacrazione del Santuario. L’acqua proviene direttamente dalla Rocca: negli anni ’80 fu intubata e fu inserito dall’Acea un impianto di sterilizzazione a raggi ultravioletti per garantirne il consumo sicuro a tutto il paese. Consumo che è proseguito stabilmente da parte di molti cittadini fino all’autunno 2022, nonostante il punto acqua potabile inserito anni fa al Gerbido.
Da quasi sei mesi però, la fontana era priva di acqua a causa della forte siccità piemontese dell’autunno e inverno scorsi, ed era stato interrotto il trattamento di sterilizzazione. Già in altre occasioni si era fermata, ma mai così a lungo. “Con le previsioni di pioggia avevamo sperato nel ripristino – spiega il sindaco di Cavour, Sergio Paschetta – e fortunatamente è andata così. Si tratta di una fonte naturale, legata alla presenza o meno di acqua sul territorio: adesso tanti cavouresi, abituati a bere l’acqua della fontana, potranno ricominciare a rifornirsi lì, e speriamo che possa durare ancora molto”. Il trattamento di sterilizzazione è stato ripristinato lunedì, rendendo l’acqua potabile oggi pomeriggio, grazie anche allo scorrimento di detriti e sedimenti depositatisi in questi mesi.