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Economia e lavoro | 24 maggio 2023, 16:51

Cambio della guardia nel monto dei pubblici esercizi di Torino: Vincenzo Nasi sostituisce Alessandro Mautino

E' titolare di numerose attività torinesi, come Cafè Bloom, Astoria e Q35. Confermato il direttore Ferraro e l'amministratore Zanetti

Vincenzo Nasi mentre parla dal palco

Vincenzo Nasi è il nuovo presidente di Epat Torino

Cambio della guardia ai vertici di Epat Torino, l'associazione dei pubblici esercizi a livello provinciale, aderente ad Ascom Confcommercio. Il nuovo presidente è Vincenzo Nasi, imprenditore titolare di numerose attività torinesi, tra cui enoteche e cocktail bar come "Cafe Bloom", DDR ed Astoria e locali serali come Q35 ed Azimut, oltre al laboratorio di pasticceria Q35. 

Vincenzo Nasi succede ad Alessandro Mautino, presidente dell’associazione in questi ultimi sei anni. Nel nuovo consiglio di Epat, sono stati confermati come vicepresidenti il pasticcere Giovanni Dell'Agnese, titolare della pasticceria Dell'Agnese; il ristoratore Stefano Vicina di "Casa Vicina" e il barista Paolo Troccoli del Caffè delle Erbe.

Le sezioni specifiche di EPAT saranno coordinate da Maurizio Zito per i ristoratori ("Gufo Bianco"), Roberto Nosengo per i bar ("Caffè Liberty"), Costantino Guardia per i pasticceri ("Pasticceria Guardia"), Leonardo La Porta per i gelatieri ("Caffè Miretti"), Alia Alfred per i cocktail bar ("Cafè Mojo") e Alessandro Mautino per le discoteche (discoteca "Milk"). Confermati anche il direttore Claudio Ferraro e l’amministratore Flavio Zanetti.

"Il mondo della somministrazione di alimenti e bevande sta attraversando un periodo molto problematico, ma anche suscettibile di un forte sviluppo dopo lo choc pandemico - ha dichiarato il neo presidente Nasi -. A Torino e provincia, i ristoranti, i bar, le pasticcerie, le gelaterie e i locali dell'intrattenimento serale e notturno stanno affrontando sfide e ritmi di marcia diversi. Il capoluogo dovrà affrontare una trasformazione significativa e non potrà sottovalutare l'importanza delle attività di somministrazione come marchio distintivo della città, del suo stile di vita e del suo progresso. Temi come abusivismo, tassazione, burocrazia e restrizioni amministrative, nonché questioni sociali legate alla vita notturna, richiedono un forte impegno e una collaborazione stretta tra l'amministrazione pubblica e l'imprenditoria privata. Ci sono ancora molte sfide da affrontare per ottenere il riconoscimento che il nostro settore merita".

Massimiliano Sciullo

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