Jee Young Lee nasce nel 1983 in Corea del Sud.
Lavorando all'interno dei confini del suo monolocale,
Jee Young Lee costruisce ambienti coinvolgenti che esplorano i suoi pensieri più intimi.
Le sue installazioni sono spesso ispirate alle favole tradizionali coreane e ai ricordi d'infanzia; Lee si fotografa in loro prima di distruggere le sue creazioni.
Il riconoscimento iniziale della carriera è arrivato nel 2011, quando Lee è stato finalista per il Sovereign Asian Art Prize.
Ha continuato a costruire sul corpo del lavoro che ha intitolato "Stage of Mind", creando i suoi oggetti di scena per spazi teatrali elaborati. Popolati con graffette, topi, uova e altri motivi idiosincratici, esplorano temi di gioia, rabbia, ansia e subconscio.
Jee Young Lee non manipola digitalmente le sue immagini, che esistono come unica documentazione del suo laborioso lavoro manuale.
La fusione dei generi e delle arti è una tensione fortemente avvertibile nelle opere dell’artista coreana Jee Young Lee (Seoul,1983) che unisce fotografia, installazione e performance.
L’artista, per giungere a queste immagini, crea micromondi fantastici in un box di 6 metri per 3. Tinteggia le pareti, realizza e colloca materiali e possa essa stessa, fino a raggiungere risultati di assoluto rilievo.
Marcati fino alla saturazione i colori utilizzati, in contrasti o in monocromi acidi. Ossessioni oniriche e deformazioni non si trasformano, nelle sue opere, in incubi, ma si sedimentano su un terreno fiabesco che trasmette, allo spettatore, un senso di gioia perduta.
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